Gerusalemme, assalto alla moschea di al-Aqsa: estremisti eseguono rituali ebraici.


Gerusalemme – Infopal. Più di 200 fanatici ebrei hanno fatto irruzione ieri mattina nella moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme Est, celebrando con rituali talmudici l’anniversario della presunta distruzione del tempio ebraico.

In un comunicato stampa di cui il corrispondente di Infopal.it ha ricevuto una copia, la Fondazione al-Aqsa per le donazioni e il patrimonio artistico ha infatti riferito che gli estremisti hanno assaltato il piazzale della moschea, e in poco tempo si sono sparpagliati per occuparlo eseguendo i loro rituali sotto la protezione della polizia israeliana.

“Questa intrusione è molto particolare per l’orario scelto e la sua portata – si legge nel comunicato – , e si spiega con il fatto che è avvenuta alla vigilia di quello che gli israeliani chiamano 'anniversario della distruzione del tempio ebraico'”.

Al-Aqsa ha quindi rivolto un appello urgente al mondo islamico, arabo e palestinese perché sostenga e salvi rapidamente il luogo di culto. In particolare, a tutti i palestinesi – compresi quelli che abitano in Israele – è stato chiesto d’intensificare la propria presenza.

Secondo la versione dei fatti riportata nel comunicato, gli ebrei, divisi in gruppi di 3-7 persone ciascuno, hanno cominciato a fare il loro ingresso nella moschea a partire dalle 7,45 di ieri mattina. Alle 9,30, sei gruppi composti da 30-40 ebrei ciascuno hanno dato l’assalto definitivo, occupando ogni settore del complesso, compresi la Cupola della Roccia, la Porta dei Magrebini e l’oratorio di al-Marwani.

“La presenza dei gruppi nella moschea era evidente – afferma la Fondazione al-Aqsa – , e nel frattempo essi svolgevano riti religiosi ebraici e talmudici, a volte a voce bassa e altre a voce alta, e talvolta facendo dei segni liturgici con le braccia”.

Sempre nell’ambito della progressiva ebraicizzazione di Gerusalemme, alcuni coloni israeliani hanno tentato, martedì, di occupare la casa di un gerosolimitano nel quartiere di Shaykh Jarrah, come hanno riferito alcune fonti locali, aggiungendo che gli “invasori” hanno sostenuto di fronte alla famiglia Hanun, proprietaria dell’abitazione, che quest’ultima sarebbe spettata a loro.

Decine di cittadini sono quindi accorsi in aiuto della famiglia, costringendo gli israeliani ad abbandonare il campo. Durante la fuga, tuttavia, costoro avrebbero aggredito Sammar as-Sabagh, 44 anni, causandole ferite di media entità.

Incidenti tra israeliani e palestinesi sono avvenuti anche al di fuori di Gerusalemme. Ad Afula (nord d’Israele), la polizia locale ha arrestato un autista gerosolimitano mentre trasportava 26 cisgiordani che si stavano recando a lavorare nello stato israeliano.


 

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