‘Gerusalemme est: i timori per i diritti umani’. Rapporto Ocha

New York – InfoPal. L'Ocha, l'ufficio Onu per gli Affari umanitari, ha pubblicato un rapporto dal quale emerge che un terzo di al-Quds (Gerusalemme) est è stato confiscato dalle autorità d'occupazione israeliane per espandere i propri insediamenti. Il dato si riferisce al periodo che va dall'occupazione israeliana del 1967 fino ad oggi. Un terzo di Gerusalemme corrisponde al 35%, mentre ai palestinesi gerosolimitani resta un 13%.

L'autore, Ray Dolphin, ha scelto il seguente titolo per il rapporto: “Gerusalemme est: i timori per i diritti umani basilari”, per descrivere una realtà in cui, a spese dei residenti palestinesi gerosolimitani, Israele ha favorito esclusivamente presenza e sviluppo dei propri coloni.

Durante la conferenza stampa a New York, l'autore ha definito quella di Israele, “politica deliberata“, con riferimento alle demolizioni di abitazioni palestinesi e alla negazione dei permessi edilizi.

“Oltre 2mila case palestinesi sono state demolite in 44 anni a Gerusalemme est e, parallelamente, Israele ha fatto sorgere colonie ovunque”.

Nelle conclusioni, Dolphin sostiene che “la colonizzazione di Gerusalemme costituisce un problema concreto perché, a fianco della terra, Israele confisca pure le sue risorse naturali che dovrebbero servire per lo sviluppo palestinese“.

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