Gerusalemme Est: strategia israeliana svelata da un nuovo video

NADfilmGerusalemme-Imemc. Un nuovo video emesso  dal Dipartimento per gli Affari dei negoziati, dal titolo “Gerusalemme Est: progetto coloniale di Israele svelato”, dichiara che la politica di Israele in città, dopo l’occupazione del 1967, ha tre risvolti: creare una maggioranza ebraica, ridurre la presenza palestinese e isolare Gerusalemme Est separandola dalla Cisgiordania.

Secondo WAFA, il  documentario di 2 minuti 43 descrive la politica come una “speciale segregazione coloniale  imposta dagli insediamenti israeliani”.

Secondo il video, Israele ha trasformato il 35 per cento della superficie di Gerusalemme Est in terreno per costruire insediamenti, lasciando solo il 13 per cento della superficie per l’edificabilità palestinese, ciò porta a una grave crisi degli alloggi e costringe molti Palestinesi a costruire senza permesso.

3.500 case sono state demolite, con il pretesto di essere costruite senza permesso, e circa altre 25.000 stanno per essere demolite con lo stesso pretesto, lasciando 100.000 Palestinesi a rischio di deportazione.

Israele ha anche revocato la residenza a circa 14.500 Palestinesi di Gerusalemme Est con i più svariati pretesti, mentre ha costruito migliaia di unità abitative per i coloni e ha aperto strade di collegamento per loro attraverso la terra palestinese.

Questa politica ha creato una popolazione di 100.000  coloni ebrei a Gerusalemme Est, oltre a 200.000 nella zona ovest della città,  e di 300.000 Palestinesi in possesso della residenza a Gerusalemme, e altri 100.000 che vivono al di fuori di un muro di cemento lungo 240 km e un recinto costruito per separare Israele e la Gerusalemme Est occupata dalla Cisgiordania.

“Colonizzati,  impoveriti e segregati”. Con queste parole il video del Dipartimento per gli Affari dei Negoziati  conclude la sua narrazione del futuro rivolta alla Gerusalemme Est occupata e ai suoi residenti palestinesi.

Traduzione di Edy Meroli