Gerusalemme, Israele bandisce anche gli amici: divieto di ingresso per Fayyad

Tel Aviv – Ma'an. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato ieri alle forze di sicurezza d'impedire al suo omologo palestinese Salam Fayyad – primo ministro del governo di Ramallah – di partecipare ad alcuni eventi in programma a Gerusalemme: lo ha riportato la stampa israeliana.

Netanyahu ha emesso il bando un giorno prima dell'atteso arrivo del premier Fayyad nella città per festeggiare la ricostruzione di due scuole a Gerusalemme est occupata: un'opera che era stata sponsorizzata dall'Autorità nazionale palestinese (Anp). Il divieto è inoltre giunto dopo che il ministro della Sicurezza israeliano Yitzhak Ahronovitch ha firmato un'altra ordinanza che proibiva tutte le iniziative dell'Anp in territorio israeliano, come si può leggere sul sito israeliano Ynet News.

Il giornale israeliano Haaretz ha precisato che l'ordinanza di Ahronovitch è stata consegnata alla reception hall di Dahyat as-Salam, dove si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia.

Israele annetté illegalmente la parte est di Gerusalemme in seguito alla guerra del 1967, un gesto non riconosciuto dalla comunità internazionale: l'Onu considera infatti la metà palestinese della città in stato di occupazione. I palestinesi, da parte loro, reclamano Gerusalemme est come capitale del futuro Stato palestinese, e il destino della città rientra nelle questioni di status finale nell'ambito delle trattative di pace con gli israeliani.

Riguardo alla riapertura delle due scuole, è stato riferito che alcune associazioni israeliane si erano indignate all'idea che l'Anp finanziasse dei progetti a Gerusalemme est. Tra le altre, il Forum legale per la terra d'Israele, che si definisce un'organizzazione che “conserva l'integrità nazionale dello Stato d'Israele e del popolo ebraico”, aveva chiesto ad Ahronovitch di proibire la cerimonia, secondo quanto riportato da Haaretz.

Il presidente del Forum, Noci Eyal, ha poi dichiarato allo stesso giornale che l'organizzazione era felice “che il nostro appello al riguardo sia stato accettato dal ministro”.

All'Anp “non dev'essere permesso d'intervenire nel rinnovo delle strade e delle strutture pubbliche – è contro la legge, e un'offesa alla sovranità d'Israele”, ha aggiunto.

Lo scorso agosto, due associazioni umanitarie israeliane avevano però accusato il governo israeliano di trascurare l'istruzione dei bambini palestinesi di Gerusalemme est. L'Associazione dei diritti civili in Israele e l'Ong Ir Amim avevano infatti rivelato che agli studenti palestinesi della metà orientale della città mancavano 1.000 classi, e che ne erano state costruite solo trentanove nell'ultimo anno, nonostante le promesse fatte in tribunale di accrescere il numero di 644 unità prima del 2011.

I due gruppi hanno inoltre scoperto che 5.300 minori non studiano affatto, e che il governo israeliano non si sta interessando a loro, né sta facendo nulla per riportarli tra i banchi di scuola. Come ha inoltre affermato il direttore esecutivo di Ir Amim Yehudith Oppenheimer, il pessimo stato del sistema educativo di Gerusalemme est è la dimostrazione che il concetto di una “Gerusalemme unificata” non è affatto valido: “Le autorità sostengono che Gerusalemme è unita, ma allo stesso tempo continuano a ignorare i loro impegni legali nei confronti degli studenti di Gerusalemme est”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.