Gerusalemme, padre Musleh: musulmani e cristiani uniti per al-Aqsa contro i piani israeliani

Gerusalemme-PIC. Il portavoce del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, padre Issa Musleh, ha dichiarato mercoledì che l’attuale aggressione israeliana contro al-Aqsa “è in linea con un piano premeditato finalizzato a dividere la Moschea a livello spaziale e temporale come successe alla moschea Ibrahimi a al-Khalil, Hebron.

Durante una conferenza stampa in presenza di religiosi musulmani e cristiani, padre Musleh ha invitato a organizzare manifestazioni quotidiane in cui i musulmani e i cristiani partecipino a sostegno della moschea al-Aqsa.

“Le nostre chiese saranno aperte ai fedeli musulmani”, ha detto, sottolineando l’importanza di raggiungere l’unità nazionale per poter affrontare le violazioni israeliane.

Musleh ha invitato i mondi musulmano e cristiano a sostenere il popolo palestinese di Gerusalemme, affermando che i cristiani in Palestina rifiutano categoricamente i metal detector piazzati alle Porte di al-Aqsa.

Ha sottolineato che qualsiasi attacco al sito santo islamico costituisce un attacco alla chiesa del Santo Sepolcro, chiedendo alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza di intervenire per fermare le violazioni israeliane.

Ha suggerito l’invio all’estero di una delegazione gerosolimitana per parlare della situazione nella Gerusalemme occupata.