Gerusalemme, scontri nel plesso di al-Aqsa


Muslim worshippers run as tear gas fired by Israeli policemen rises during clashes with stone-throwing Palestinian protesters in Jerusalem's Old CityGerusalemme-Ma’an e Quds Press
. Mercoledì mattina 28 maggio, sono scoppiati scontri nel plesso di al-Aqsa, tra cittadini palestinesi e polizia, mentre migliaia di estremisti israeliani si preparavano a marciare nella Città Vecchia per la giornata sionista di “riunificazione di Gerusalemme” (guerra del 1967), e mentre ebrei fondamentalisti deponevano le prime basi per la costruzione del “gioiello di Israele”, una sinagoga a 200 metri dalla moschea di al-Aqsa.

La polizia israeliana ha sparato granate stordenti e proiettili di metallo rivestiti di gomma, e ha attaccato con spray al peperoncino.

Quattro palestinesi sono rimasti feriti alla testa dai proiettili.

Il dott. Ziad Surour, che lavora nella clinica dentro il plesso di al-Aqsa, ha dichiarato a Ma’an che la polizia ha sparato contro i manifestanti, dopo aver assaltato l’area.

Un massiccio dispiegamento di forze di polizia è stato predisposto a Gerusalemme Est, mentre gli ebrei estremisti si preparavano a marciare nella Città Vecchia per celebrare ciò che essi chiamano “riunificazione di Gerusalemme”, e che invece per palestinesi e comunità internazionale è l’occupazione della parte orientale della Città Santa.