Giornalista palestinese perseguitata dalla sicurezza dell’Anp. Arrestati i due fratelli

Nablus – InfoPal. Giovedì scorso, la giornalista palestinese Magdalene Hassouna, di Beit 'Amren (Nablus ovest), non aveva risposto alla convocazione delle forze di sicurezza dell'Autorità palestinese (Anp).

Hassouna si era rifiutata e, pubblicamente, si era ribellata alla richiesta di sottoporsi a interrogatorio così come richiesto dalla Sicurezza preventiva (Pss), apparato in origine guidato da Jibril Rajoub in Cisgiordania e da Mohammed Dahlan a Gaza.

Da tempo, Hassouna era impegnata su questioni di corruzione in ambienti dell'Anp ed era molto vicina agli eventi intorno alle detenzioni nella prigione di Nablus.

Poi, dopo aver ricevuto la convocazione, aveva pubblicato la lettere sul social network “Facebook” commentando così: “Non risponderò a un interrogatorio illegale e contrario alla libertà d'espressione”.

Immediatamente, era scattata la solidarietà dei giovani palestinesi che avevano creato il gruppo “sostenitori della giornalista Magdalene Hassouna”.

La notte scorsa, gli apparati di sicurezza hanno assaltato la sua abitazione, arrestando due fratelli della giornalista palestinese.

Anwar al-Gharbi, presidente dell'associazione svizzera “Diritti per tutti”, ha chiesto all'Anp di porre fine alla politica delle persecuzioni, e ha annunciato l'intenzione di rivolgersi al Consiglio per i diritti Umani dell'Onu se la giornalista non sarà lasciata in pace.

(Nella foto: Magdalene Hassouna. Wattan).

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