Giornalisti comprati: mainstream e Élite globali

InfoPal. Di Diego Siragusa. “Temo di più tre giornali che cento mila baionette”(Napoleone).

Nessuno in Italia ha voluto tradurre questo libro. Nessun editore, anche contro il proprio interesse, si è preoccupato di pubblicarlo nonostante in Germania sia stato accolto dal successo di ben sette edizioni. Perché questo libro di Udo Ulfkotte è così temuto dalle redazioni di giornali, televisioni e mezzi di comunicazione di mezzo mondo? Perché molti governi lo temono, soprattutto quello degli Stati Uniti d’America, e i servizi segreti? Tutti costoro sono terrorizzati dalla diffusione e dal successo di questo libro.

Solo una casa editrice americana-canadese l’ha tradotto e pubblicato ma,  misteriosamente in tutto il Nord America e in Europa è sparito dalla distribuzione  senza che l’editore abbia fornito alcuna spiegazione. E’ convinzione corrente che i servizi segreti abbiano comprato ed esaurito l’edizione.

Da allora l’editrice ha rimosso ogni riferimento al titolo dal suo sito web. Amazon.com indica che il titolo è “attualmente non disponibile”, con la possibilità di acquistare da venditori indipendenti che offrono copie usate per non meno di $1309,09. L’argomento del libro e l’inspiegabile scomparsa dal mercato ci dicono che vi sono potenti centri di potere internazionale decisi a impedirne la diffusione.

Il libro, dunque, è diventato introvabile e può essere acquistato solo in Germania presso l’editore Kopp. Ma di questa storia il grande pubblico sa poco o niente. In Italia nessuno finora ha svolto un’inchiesta, nemmeno uno di quei giornalisti sedicenti “di sinistra” che vanno in giro ostentando un discutibile blasone di “indipendenza”. Solo la televisione BYOBLU ha avuto il coraggio di inviare una troupe durante la mia prima presentazione del libro, nel mese di febbraio 2020, e l’intera registrazione è disponibile in YOUTUBE.

Eppure sono questioni di vitale importanza per il nostro presente e per il nostro futuro, quelli denunciati da Ulfkotte. Mentre dura in Inghilterra la detenzione illegale e criminale di Julian Assange, colpevole di aver rivelato con WikiLeaks le trame, i complotti e le guerre ordite dagli Stati Uniti e dai suoi alleati della NATO contro governi “non amici”, attuale e sconvolgente diventa la denuncia di Ulfkotte contro coloro che hanno costruito, dal dopoguerra ad oggi, un sistema totalitario, coloniale, di controllo dell’informazione e di destabilizzazione violenta di tutti quei governi  colpevoli di difendere la propria sovranità nazionale contro le ingerenze degli Stati Uniti d’America e della NATO.

Di pari passo prosegue l’omologazione ai gruppi egemonici di un potere che in tutte le costituzioni liberali dovrebbe essere indipendente: il potere giudiziario. Il fatto che in Inghilterra, la patria della Magna Charta e di John Locke, la magistratura non si sia opposta alla cattura e alla carcerazione di Julian Assange, colpevole di aver detto la verità sui crimini dei governi anglo-americani, ma abbia assecondato le richieste più aberranti del governo statunitense e di quello britannico verso un cittadino australiano, sono la prova che il liberismo totalitario prosegue la sua marcia trionfale senza trovare ostacoli. 

Il valore del libro risiede nell’autodenuncia di Ulfkotte che ha avuto il coraggio di dire che per molti anni era stato nel  libro paga della CIA per raccontare menzogne e ingannare il suo pubblico. Allo stesso modo altri suoi colleghi, per denaro e privilegi in natura, sono disposti a vendersi e assecondare i desideri del ceto politico e finanziario pur di fare carriera e diventare cortigiani del potere di turno. Qual è stata la reazione degli accusati? Il libro ha fatto crollare le vendite dei giornali, primo tra tutti quello per il quale Ulfkotte lavorava: il Frankfurter Allgemeine Zeitung. Nessuno lo ha querelato ma tutti gli hanno fatto il vuoto intorno. Conclusione? Il 13 gennaio 2017 il corpo di Ulfkotte fu trovato senza vita. E’ vero che aveva una patologia cardiaca, ma la circostanza della sua morte ci autorizza a ipotizzare una causa innaturale: il corpo, infatti, fu immediatamente cremato senza una normale e protocollare autopsia. 

In questi mesi in cui il mondo tiene puntata l’attenzione sulla guerra in Ucraina, con un sistema dell’informazione militarizzato a sostenere la narrazione unica sotto la rigida regia anglo-statunitense, tante pagine del libro ci rammentano la capillare opera di condizionamento e di controllo operata, dal dopoguerra a oggi in Europa, dalla NATO, dalle fondazioni USA, dai servizi segreti e dai grandi centri del potere finanziario.

Per ciò che riguarda il rapporto tra la Palestina e i mezzi di informazione, la denuncia di Ulfkotte ci appare più illuminante. I tanti martiri palestinesi di questi giorni, compresi parecchi bambini, sono volutamente assenti dalla carta stampata e dai telegiornali per non turbare lo stato di Israele impegnato in una campagna elettorale. In questo comportamento vi è una prova della disumanità del giornalismo e del suo cinismo senza scrupoli. Solo le vittime ucraine contano e il loro leader santificato e osannato. Perché stupirsi? Tutta l’informazione è controllata da sionisti: La Stampa, il Corriere della Sera, la Repubblica, RAI Storia, La 7, compresi i partiti politici con esponenti sionisti di primo piano, che svolgono nel PD un ruolo di controllo e di alterazione di qualunque narrazione che riconosca i diritti minimi ed essenziali del popolo palestinese. 

Questa traduzione in lingua italiana dell’opera di Ulfkotte, quindi, è una risposta dovuta a coloro che, dietro le quinte, manovrano ogni giorno l’informazione per il lavaggio del cervello di miliardi di persone che, spesso inconsapevoli, sono manovrate e arruolate come marionette agli ordini di comitati segreti, come il Gruppo Bilderberg, l’Atlantik-Brücke o l’Aspen Institute per rovesciare governi ostili, danneggiare l’economia di intere nazioni sovrane (*), ordire colpi di stato e scatenare guerre sanguinose per procura a vantaggio dell’alta finanza, del neocolonialismo, di Israele e del sionismo, sotto la falsa bandiera della “Democrazia” e della difesa dei “diritti umani”.   

(*) https://www.globalresearch.ca/english-translation-of-udo-ulfkottes-bought-journalists-suppressed/5601857

Udo Ulfkotte, Giornalisti comprati. Traduzione e prefazione di Diego Siragusa. Zambon editore. Pagg. 332, € 18.