Ramallah – Wafa. Giovedì, decine di giornalisti palestinesi hanno organizzato una manifestazione al di fuori dell’ufficio del Sindacato dei giornalisti palestinesi (PJS) a Ramallah, contro una campagna mediatica israeliana volta a screditare il capo del PJS, Nasser Abu Bakr.
Rivolgendosi ai manifestanti, Abu Bakr ha accusato l’Unione dei giornalisti in Israele (UJI) di aver inviato “lettere razziste piene di veleno” a federazioni ed organismi internazionali nel tentativo di screditare e macchiare la reputazione del PJS ed il suo capo.
Ha affermato che il PJS è riuscito a raggiungere decine di sindacati internazionali e ha sviluppato buoni legami con loro, il che sembra aver disturbato Israele, spingendolo ad intraprendere la sua campagna di diffamazione.
Abu Bakr ha accusato Israele di aver tentato di mettere a tacere ed ostacolare il lavoro del PJS e di cercare di far sì che lui stesso venisse licenziato, descrivendo la campagna come “un precedente pericoloso e un’istigazione palese da parte della potenza occupante per influenzare le politiche editoriali delle istituzioni mediatiche internazionali e per mettere a tacere la voce palestinese”.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.