Giornata dei Prigioneri palestinesi. Report: 11 mila prigionieri nelle carceri israeliane.

 

Report: 11 mila Palestinesi nelle prigioni israeliane tra cui 330 bambini e 118 ragazze e madri.

 

Gerusalemme – Al-Quds press 

 

Il Ministero degli affari dei prigionieri ha dichiarato che le forze di occupazione israeliane hanno arrestato, fin dal 1948, circa 800 mila abitanti, quasi all’incirca un quarto dell’intera popolazione palestinese.

Ha aggiunto inoltre che le forze dell’occupazione hanno arrestato  più di 42 mila cittadini palestinesi durante i sei anni dall’inizio dell’Intifada, oltre a decine di migliaia di persone arrestate in precedenza che hanno trattenuto per periodi più o meno prolungati, e liberandoli dopo, tra cui 34 parlamentari, che sono ancora dietro le sbarre, 132 portavoci parlamentari, 4 ex ministri, il ministro delle finanze Amr abd Ar- Razzaq, il ministro della giustizia interna ‘Isa Al-Jabary, il ministro degli affari di Gerusalemme, Khaled Abu ‘Arfa, il ministro Naif Ar-Ragub, il presidente del Consiglio Legislativo, il dott. Aziz  Dweik, e il segretario parlamentare Mahmud Ar-Ramhy.

Il ministero ha affermato che  ci sono ancora prigionieri nelle carceri: circa 11 mila, distribuiti in 30 prigioni, o centri di detenzione temporanea, di cui 9428 sono dei territori occupati, 850 della Striscia di Gaza, 525 di Gerusalemme; 142 palestinesi, 55 prigionieri sono arabi di altri paesi.

Riguardo lo stato civile dei prigionieri: 7582 sono celibi, 3418 sono invece sposati, mentre circa 5216 prigionieri hanno subito un processo, 4884 hanno solo il fermo.

Essi vivono in condizioni dure, avverse, dove non vengono rispettati i diritti essenziali dell’uomo.

All’incirca 553 prigionieri arrestati dal periodo dell’Intifada sono tuttora prigionieri, mentre 367 sono i prigionieri dagli accordi di Oslo e dalla nascita dell’autorità palestinese nel 1994.

Per quanto riguarda invece le prigioniere, il rapporto indica che circa 118 di 600 sono state arrestate durante l’Intifada di Al-Aqsa. 3 hanno partorito all’interno del carcere: Mirfat Taha, Manal Ghanam e Samar Sabih.

Inoltre 62 sono state processate, 50 invece hanno solo il fermo.

I bambini arrestati dall’inizio dell’Intifada, sono all’incirca 6000, di cui 330 si trovano ancora in carcere, distribuiti in numerose prigioni. Tra questi, 100 sono minorenni.

Il rapporto dichiara che circa il 89% dei prigionieri ha subito forme di punizioni corporale e psicologica, e afferma inoltre che 69 prigionieri sono morti in seguito alle punizioni.

Il ministero ha anche confermato un aumento delle condizioni di malattia tra i prigionieri: ciò accade in tutte le prigioni e i carceri, come risultato della politica israeliana di negligenza e noncuranza delle condizioni mediche.

I prigionieri che soffrono di diversi tipi di malattie sono più di 1100, tra cui alcuni veramente gravi: malattie ai reni, agli occhi, paralisi, cancro.

Alcuni di loro sono morti, come Gamal Hassan Al Sarahin, (37 anni), proveniente da una cittadina a Nord di Khalil nei Territori Occupati, Bait Awlan, morto il 16/01/2007.

Il rapporto afferma anche circa 43 prigionieri sono vittime di questa noncuranza medica, e rappresentano il 23% dei martiri del movimento dei prigionieri che arrivano a 187.

All’incirca 150 prigionieri soffrono di malattie pericolose, come il diabete, il cancro, la paralisi, e decine di altre patologie dovute a insufficienti e inadeguate condizioni igieniche, nonché all’accumularsi della spazzatura, alla presenza di insetti nocivi e alla poca pulizia.

Il rapporto afferma anche che dallo scoppio dell’Intifada, la politica di arresti delle ragazze palestinesi da parte delle forze d’occupazione è cresciuta: circa 600 sono infatti le prigioniere durante gli ultimi anni, e 118 di loro sono ancora in carcere. Tra di loro ci sono 18 madri e 65 figli. 6 di loro sono in isolamento.

La prigioniera Samar Sabih, che era stata arrestata mentre era al terzo mese di gravidanza, ha partorito il suo piccolo nell’ospedale di Kaffar Saba, mentre era incatenata mani e piedi.

Il rapporto afferma anche che fin dall’inizio dell’Intifada, le forze di occupazione hanno arrestato almeno 6000 bambini: ancora oggi sono in carcere, in condizioni impossibili, 330 minori.

193 sono in stato di fermo, 8 senza alcuna accusa, 129 bambini processati.

50 soffrono di diverse malattie, risultato delle precarie condizioni mediche seguite dall’amministrazione delle prigioni.

Infine, decine di prigionieri palestinesi vengono rinchiusi nelle celle di isolamento, dove non entra né luce né aria, dove non ci sono finestre, con una percentuale di umidità elevata, così che si formano tanti insetti che portano alla diffusione di numerose malattie.

Traduzione di Silvia Marchionne.

 

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