Giornata Internazionale ONU per i Diritti del Popolo Palestinese – Firenze

Riceviamo e pubblichiamo.
Ci sono date da festeggiare, altre di cui fare dolorosa memoria, altre ancora che interpellano, spronando a fare il punto.
Il 2017 è un anno che per la storia della Palestina occupata, e per gli squilibri mediorientali connessi, riecheggia le dolorose scelte coloniali delle potenze occidentali (100 anni dalla Dichiarazione di Balfour del 1917), l’uccisione ed espulsione di almeno 750.000 palestinesi dalle proprie terre (70 anni dalla Nakba del 1947), le politiche di Israele in violazione della legalità internazionale e del diritto umanitario, nel silenzio della comunità internazionale (50 anni dall’occupazione militare della Palestina del 1967).
Eppure la Palestina esiste, resistendo nel suo popolo che continua a rivendicare il diritto ad autodeterminarsi liberamente, come anche formalmente riconosciuto dalle Nazioni Unite e dalle diplomazie internazionali. Esistono persone, in Palestina ed Israele, che sostengono la lotta dei cittadini palestinesi per una vita degna e libera da muri, oppressione militare, prigionia e annessioni territoriali reiterate. Ed esistono persone e gruppi in Italia che, riunitisi nella “Società civile italiana per i diritti del popolo palestinese”, lavorano dal basso per sostenere una pace giusta, spronano la politica nazionale a prendere le dovute decisioni nel rispetto degli accordi internazionali già assunti, e propongono a tutti occasioni di incontro e di approfondimento.
In occasione della Giornata Internazionale ONU per i Diritti del Popolo Palestinese, a Firenze, dal 2 novembre al 9 dicembre 2017 si terrà una serie di iniziative, per porre sotto il riflettore diversi aspetti che riguardano la questione palestinese.
La prima iniziativa sarà realizzata il 2 novembre, in occasione del centenario della Dichiarazione di Balfour, presso gli spazi del Cinecittà, e vedrà una tavola rotonda con la presenza qualificata di ospiti come Michel Warshawsky, Wasim Dahmash, Mjriam Abu Samra, Diego Siragusa, Cinzia Nachira e Mahmud Hamad,u na cena palestinese e il concerto dei Kabila, affermata band nel panorama della musica mediterranea.
Le iniziative si concluderanno con un convegno il 9 dicembre, a Palazzo Vecchio, con gli interventi di: Mai Alkaila, ambasciatrice palestinese in Italia; Avraham Burg, ex presidente del Parlamento israeliano; Mjriam Abu-Samra, ricercatrice della Oxford University; Jamil Hilal, sociologo della Birzeit University; Filippo Landi, giornalista ex corrispondente RAI a Gerusalemme; Marisa Nicchi, onorevole del MDP; Alessia Petraglia, onorevole di Sinistra Italiana; Laura Puppato, onorevole PD, ed altri parlamentari ancora da confermare.
Tra le due iniziative, si susseguiranno altri sette eventi, tra dibattiti, proiezioni di film, performance artistiche, presentazioni di libri, reading di testi, con diversi ospiti ed esperti, tra cui Michele Giorgio, Egidia Beretta, Alberto Tonini, Patrizia Cecconi, Raffaele Palumbo, i giovani di Rondine Cittadella della Pace, il Coro Donne per la Pace. 
Anche le location coinvolte sono differenti: Palazzo Vecchio, la Biblioteca delle Oblate, le Murate, la biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino, il Teatro del Cestello, il cinema Sala Esse, il Teatro dell’Affratellamento.
Le iniziative sono promosse dalle organizzazioni locali della “Società civile italiana per i diritti del popolo palestinese”: Pax Christi – Campagna ‘Ponti e non muri’, Associazione di Amicizia italo-palestinese, Assopace Palestina, COSPE onlus.

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