Giornata mondiale del rifugiato: inalienabilità del diritto al ritorno dei profughi palestinesi

Damasco – Pal-Info. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, 'Ezzat al-Rishq, membro dell'Ufficio politico di Hamas, si è espresso in merito al 'diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi'.

“Si tratta del diritto di fare ritorno alle case da cui i profughi palestinesi furono scacciati nel 1948. È un diritto inalienabile, non cadrà mai in prescrizione e la resistenza proseguirà in nome di questo diritto. Qualunque accordo che mini la liceità del diritto al ritorno dei profughi palestinesi sarà inaccettabile. Il diritto al ritorno appartiene a tutte le generazioni di palestinesi: da chi fu violato direttamente nella propria sovranità – scacciato dalla propria abitazione e dalla terra natia – ai giovani palestinesi di oggi. Operazione resa possibile dal terrorismo sionista”.

Al-Rishq cita l'art. 2 della IV Convenzione di Ginevra del 1949:

'Oltre alle disposizioni che devono entrare in vigore già in tempo di pace, la presente Convenzione si applica in caso di guerra dichiarata o di qualsiasi altro conflitto armato che scoppiasse tra due o più delle Alte Parti contraenti, anche se lo stato di guerra non fosse riconosciuto da una di esse.

La Convenzione è parimenti applicabile in tutti i casi di occupazione totale o parziale del territorio di un'Alta Parte contraente, anche se questa occupazione non incontrasse resistenza militare alcuna .

Se una delle Potenze belligeranti non partecipa alla presente Convenzione, le Potenze che vi hanno aderito rimangono cionondimeno vincolate dalla stessa nei loro rapporti reciproci. Esse sono inoltre vincolate dalla Convenzione nei confronti di detta Potenza, sempreché questa ne accetti e ne applichi le disposizioni'.

E aggiunge al-Rishq: “Gli Usa devono porre fine ad interventi o mediazioni che danneggiano la nostra causa e la legittimità dei nostri diritti di popolo”.

Egli ha incoraggiato il lavoro dell'UNRWA [Agenzia per i rifugiati palestinesi creata appositamente nell'area mediorientale, ndr], che oggi – come sostiene al-Rishq – “è testimone delle responsabilità della comunità internazionale nella nostra tragedia. L'UNRWA non riesce a soddisfare i bisogni della massiccia popolazione palestinese in esilio (all'interno della Palestina storica come nei vicini Paesi vicini arabi”.

Proprio rivolgendosi ai governanti dei Paesi limitrofi che accolgono i profughi palestinesi, al-Rishq ha lanciato un appello perché riconoscano ai profughi palestinesi pari e dignitosi diritti civili, senza però allentare la morsa politica sulla validità del diritto al ritorno del popolo palestinese.

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