Giovane studentessa detenuta sottoposta a gravi torture in carcere israeliano

PIC. Il padre della prigioniera palestinese Mays Abu Ghosh, del campo profughi di Qalandiya, nella Gerusalemme occupata, ha affermato che sua figlia è stata sottoposta “a torture gravissime da parte degli inquirenti israeliani nel centro di detenzione di Maskubiya”.

Abu Hussein ha dichiarato all’Asra Media Office che lui e sua moglie non avevano riconosciuto la loro figlia quando l’hanno incontrata nel centro di detenzione di Maskubiya diverse settimane dopo l’arresto, aggiungendo che sono stati in grado di riconoscerla solo quando ha sorriso e parlato.

Ha sottolineato che sono rimasti sbalorditi nel vederla in condizioni così spaventose, situazione che rifletteva l’enormità della tortura e della sofferenza che aveva subito.

“Gli inquirenti hanno portato una ragazza stanca ed esausta il cui aspetto parlava dei giorni difficili che aveva passato, e in quel momento mi sono arrabbiato e ho detto ai carcerieri che non era mia figlia, ma lei mi ha sorriso, così mi sono calmato, ma la mia mente ha iniziato ad interrogarsi su ciò che aveva passato”, ha spiegato il padre di Mays.

Le forze di occupazione israeliane hanno rapito Mays Abu Ghosh, una studentessa della Birzeit University, lo scorso agosto.