Giro di vite di Hamas sui tagli di capelli “inappropriati”

Gaza -AFP. Le forze di sicurezza di Hamas a Gaza sta conducendo retate di giovani costringendoli a farsi tagliare i capelli, sulla base di “acconciature non appropriate”. E’ quanto ha denunciato un gruppo per i diritti umani.

Alcuni dei giovani sono stati addirittura picchiati, perché pettinati con uno stile giudicato come inaccettabile dal movimento islamico alla guida di Gaza, o per il fatto di indossare pantaloni a vita bassa, ha riferito domenica il Pchr.

“Negli ultimi tre giorni la polizia palestinese ha fermato per strada molti giovani in aree diverse della Striscia di Gaza, mettendoli in stato di arresto perché la loro pettinatura veniva considerata inappropriata”, ha riferito il Pchr.

“I giovani sono stati obbligati con metodi mortificanti a tagliarsi i capelli, molti di loro sono stati picchiati. Sono anche stati obbligati a firmare dichiarazioni in cui si impegnavano a non lasciarsi crescere i capelli lunghi, a portare pettinature non ordinarie o i pantaloni a vita bassa”.

Il Pchr insiste affinché il Procuratore Generale apra immediatamente un’indagine nei confronti degli attacchi e dei pestaggi, in quanto “minano le libertà della persona”.

“Condanniamo severamente il fermo di molti giovani da parte della polizia palestinese nei giorni scorsi”, affermano dal Pchr.

Il portavoce della polizia Ayman al-Batinji ha confermato che alcuni giovani sono stati costretti a tagliarsi i capelli sulla base di un’azione di polizia – ha riferito – correlata a comportamenti inappropriati in pubblico.

“Abbiamo ricevuto diverse lamentele da alcuni direttori scolastici che affermavano che un certo numero di ragazzi circolava per le strade disturbando le ragazze”, ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che la polizia ha iniziato il giro di vite settimana scorsa per rispondere alle “lamentele”.

Ciononostante il portavoce ha respinto le accuse di violenze da parte della polizia, dicendo che i ragazzi non sono stati trattati “così duramente come sembra”, senza aggiungere ulteriori dettagli.

Traduzione a cura di Elisa Proserpio