Giurista esorta la ‘Comunità internazionale’ a opporsi all’arresto dei bambini palestinesi.

Gaza – Infopal. Un giurista palestinese ha invitato tutte le associazioni che si occupano di diritti umani nella cosiddetta ‘Comunità internazionale’ ad assumersi la responsabilità morale e umana verso i bambini della Palestina “sottoposti ad arresti e a processi iniqui e che da adulti soffrono ancora per le conseguenze di tali arresti; quelli che continuano a languire nelle carceri dell'occupazione; e quelli che, arrestati da bambini, sono diventati adulti in prigione”.

Il giornale israeliano “Maariv”, il 4 novembre, ha riportato la notizia dell'apertura di un tribunale speciale per i bambini palestinesi, intitolando: “Dopo averli processati come gli adulti … s’inaugura un tribunale militare speciale per i bambini palestinesi”, definendolo “un salto di qualità nel mondo della giustizia militare israeliana, poiché esso somiglia al tribunale civile per i minori”.

‘Abd el-Naser Farawna, ricercatore esperto delle questioni dei prigionieri ed ex detenuto nelle prigioni israeliane, in un comunicato stampa ha invitato “a documentare metodicamente tutti i casi di bambini arrestati che hanno subito torture e ai quali sono state estorte confessioni con la forza, sulla base delle quali è stata poi disposta una condanna”.

Egli ha anche sottolineato la necessità di “fare giustizia risarcendo coloro che sono stati arrestati da bambini e hanno subito un ingiusto processo militare, proporzionalmente ai danni psicologici, fisici e sociali subiti a causa della loro detenzione illegale. Essi sono stati processati senza che venisse tenuto conto del loro essere minorenni, e sono stati condannati in base ad ammissioni estorte con minacce e ricatti”.

Farawna ha esortato tutte le istituzioni che si occupano di bambini a “porre particolare attenzione a questo problema, in ogni suo aspetto: l'arresto, la detenzione, le torture, le confessioni estorte con la forza, i processi ingiusti; senza limitarsi al mero risarcimento, bensì mirando a perseguire chi commette reati contro i bambini ed è perciò responsabile della rovina del loro futuro”.

Egli ha infine sottolineato la necessità di “unire gli sforzi per lanciare una campagna a tutti i livelli volta a far conoscere le pratiche degli occupanti israeliani verso le centinaia di bambini arrestati e chiedere la loro liberazione immediata, senza condizioni, e chiedere inoltre la liberazione di tutti coloro che, arrestati da bambini, sono stati condannati dai tribunali militari”.

 

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