Il progetto israeliano si chiama “Raccordo di Dana”.
“La rivendicazione dell’esercito israeliano su queste terre è motivata da ragioni di sicurezza – così ha commentato la Corte la propria decisione, aggiungendo – pertanto non si comprende la necessità di restituire questa terra ai palestinesi”.
Il legale palestinese che ha seguito il caso, Samer Shehadah, la giudica “una decisione illecita e un altro atto che smaschera la complicità tra apparato giudiziario, esercito e coloni israeliani”.
“Con questa decisione la magistratra israeliana si riconferma un braccio della politica di colonizzazione di Israele”, ha aggiunto l’avvocato.