Giustizia israeliana, due pesi-due misure: richiesti risarcimenti esorbitanti alle famiglie palestinesi

Gerusalemme-PIC e Ma’an. Il quotidiano Haaretz ha riferito, domenica, che le autorità israeliane hanno deciso, in linea con le sanzioni imposte alle famiglie dei Palestinesi che effettuano attacchi, di presentare cause legali chiedendo loro di pagare risarcimenti fino a milioni di shekel.

Il testo ha evidenziato che la procura ha presentato un caso senza precedenti al tribunale distrettuale di Gerusalemme chiedendo alla vedova di un Palestinese che effettuò un attacco anti-occupazione, e ai suoi figli, di pagare risarcimenti per i danni che ha causato allo Stato.

Questa è la prima di una serie di casi simili che saranno presto depositati contro le famiglie degli attentatori palestinesi, secondo l’accusa israeliana.

Il giornale ha affermato che la prima causa è stata presentata una settimana e mezzo fa contro la famiglia di Fadi Qunbar, che uccise 4 soldati nel mese di gennaio.

Le autorità israeliane hanno chiesto alla vedova di Qunbar di pagare i danni causati, il costo delle lapidi erette sulle tombe dei soldati uccisi e i risarcimenti alle loro famiglie, comprese quelle dei feriti. Pertanto, i Qunbar sono tenuti a pagare quasi due milioni di shekel (572.082,92 dollari USA) ad ogni famiglia.

L’8 gennaio 2017 Fadi Qunbar, residente nel quartiere di Jabel Mukaber a Gerusalemme est, lanciòo un camion contro un gruppo di soldati israeliani uccidendone 4 e ferendone 13.

Traduzione di Edy Meroli