Gli abitanti di Silwan resistono ad una scorreria di coloni e militari israeliani

Al-Quds (Gerusalemme) – Infopal. La notte scorsa (27  giugno), abitanti palestinesi di Silwan sono riusciti ad opporsi con successo ad un tentativo condotto da coloni ebrei – appoggiati come al solito da militari israeliani – di impossessarsi di un'abitazione ubicata nel quartiere al-Yaman, di proprietà di 'Abd Allah Abu Nab.

Alcuni abitanti del quartiere sono rimasti feriti da proiettili di gomma [potenzialmente letali, ndr]. Muhnid al-Qawasimi, di vent'anni, ha perso l'occhio destro.

Tra i feriti si contano anche donne e bambini, intossicati dai gas lacrimogeni.  Ala' Ahmed Abu Nab, di diciannove anni, incinta, è stata portata all'ospedale della Mezzaluna Rossa, letteralmente intossicata come Nafidha 'Awd, Shuruq Talal eAyat Jaber (tutte della famiglia ar-Rajibi), mentre Su'ad Abu Rumuz, bastonata, è rimasta ferita ad una spalla.

Le pretese violente dei coloni muovono da una sentenza della Suprema corte israeliana, nella quale si sostiene che la casa, prima del 1967, fosse una sinagoga. Sulla base di questo, i coloni hanno fatto irruzione nella casa, gettando sulla strada i mobili, ma a quel punto sono scoppiati i tafferugli con la gente del quartiere, contro la quale si è schierata una forza soverchiante comporta da militari, polizia, guardie di frontiera, oltre ai coloni fanatici.

Come se ciò non bastasse, dall'altro gli elicotteri lanciavano dei bengala, mentre sul terreno gli israeliani facevano uso di bombe sonore e lacrimogeni, mandando in tilt l'elettrificazione del quartiere a causa di fili che si sono incendiati.

Nel vicino quartiere ath-Tawri, due palestinesi sulla cinquantina sono rimasti intossicati dai lacrimogeni poiché l'esercito israeliano li ha utilizzati dentro le loro abitazioni. Vi è da notare che alle ambulanze è stato impedito di avvicinarsi.

Fonti israeliane, inoltre, riferiscono che negli scontri sono rimasti feriti anche dei militari e dei poliziotti.

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