Gli attacchi nel Sinai uccidono 11 persone e ne feriscono almeno 15

El-Arish, Egitto (Ma’an) – Tre attacchi di militanti nel Sinai mercoledì hanno ucciso 11 persone e ferite più di 15. E’ quanto hanno riferito medici e funzionari della sicurezza.

Nove funzionari egiziani e due attentatori suicidi sono stati uccisi in tre attacchi contro il quartier generale dell’intelligence egiziana a Rafah.

In precedenza, funzionari della sicurezza egiziana avevano dichiarato a Ma’an che un “terrorista” aveva effettuato un attacco suicida con una macchina carica di esplosivo a Rafah.

Un’enorme esplosione è stata seguita da razzi RPG sparati contro l’edificio.

Le forze egiziane hanno arrestato tre sospetti nella zona e hanno fatto brillare con un’esplosione controllata i dispositivi trovati dopo gli attacchi.

I funzionari ritengono che il gruppo di Ansar Beit al-Maqdis sia dietro gli attacchi.

Il gruppo jihadista ha rivendicato questa settimana il tentato assassinio del ministro degli interni egiziano Mohamed Ibrahim, giovedi scorso.

La settimana scorsa, l’esercito egiziano ha eseguito operazioni militari nel Sinai, che una fonte della sicurezza ha descritto come “il più grande attacco aereo nel suo genere” nella penisola.

L’esercito ha ucciso circa 100 islamisti nel corso degli ultimi due mesi, mentre i militanti hanno ucciso 58 poliziotti, 21 soldati e 17 civili, secondo quanto riferisce AFP.

Traduzione a cura di Edy Meroli