Gli ex detenuti minacciano di rovesciare il governo di Ramallah per rivendicare i loro diritti

Ramallah-Quds Press. Il “Comitato degli Ex Detenuti della Cisgiordania” ha minacciato di attivarsi al fine di ottenere l’abolizione del governo di Ramallah dopo il diniego di quest’ultimo ad accogliere le loro richieste cui ha fatto seguito la decisione di procrastinare l’approvazione della “legge sui prigionieri”.

In una dichiarazione consegnata ieri (31/03) a Quds Press, il comitato ha lanciato ciò che ha spiegato essere “l’ultimo grido del popolo”, un appello rivolto a quanti siano convinti della necessità che alla “legge sui prigionieri” venga dato un via libera definitivo e ufficiale entro il prossimo 10 aprile. Nel testo, i rappresentanti dell’organizzazione hanno spiegato che “l’esercito degli ex detenuti è pronto a dare inizio alla mobilitazione in nome della tutela della dignità, con l’obiettivo di destituire chi si ritiene al di sopra della legge”.

Nel comunicato si precisa che “dopo tre anni di lotta costante tesa all’approvazione di una legge che preservi anche solo in parte i diritti dei prigionieri e la loro vita, non vediamo altro che i raggiri e le devastazioni dovute alla superbia di chi occupa posizioni importanti, basate sulle ossa e sul sangue di innocenti, sui loro sacrifici, sulle grida di madri che assistono all’alienazione di figli annichiliti dall’oppressione e dal dolore”.

Nella dichiarazione si sottolinea inoltre che il ministro delle Finanze di Ramallah, Shukri Bishara, si è rifiutato d’incontrare una delegazione di prigionieri. Alcuni di questi detenuti hanno passato trent’anni nei penitenziari delle forze d’occupazione israeliane.

Il comitato ha infine dichiarato che “il diluvio metterà i colpevoli di fronte alle loro responsabilità” aggiungendo che “nel caso in cui la situazione dovesse precipitare, il ministro delle Finanze farà bene a rassegnare le dimissioni poiché il terremoto investirà anche quanti si sentiranno più al sicuro”.

Traduzione di Giuliano Stefanoni