Gli occupanti prendono di mira le costruzioni palestinesi in Cisgiordania

Tel Aviv-MEMO. Un alto ufficiale dell’esercito israeliano ha assicurato ai parlamentari che risorse significative sono impiegato per la lotta contro la costruzione palestinese nella Cisgiordania occupata.

E’ quanto ha dichiarato domenica, durante una riunione di una sottocommissione della commissione Affari Esteri e Difesa del Knesset per la Cisgiordania occupata, il colonnello Uri Mendes, vice capo dell’Amministrazione Civile – l’organismo militare israeliano incaricato della gestione quotidiana dei Territori occupati.

L’attenzione della sottocommissione era rivolta alla “presa strategica di terra da parte dell’Autorità palestinese nella zona C”, area in cui si trova circa il 60% della Cisgiordania e in cui si trovano la maggior parte delle colonie israeliane illegali, e dove le strutture palestinesi vengono abitualmente demolite.

Secondo un rapporto sul sito web del Knesset, “il primo dibattito si è svolto a porte chiuse con la partecipazione di funzionari dell’intelligence e rappresentanti dell’Amministrazione Civile e del ministero della Difesa”.

Durante un secondo incontro aperto, Kobi Eliraz, un assistente di alto livello del ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha affermato che i funzionari israeliani sono “abituati al tentativo di conquistare terre da parte dell’Autorità palestinese.

“Il ministro l’ha messo all’ordine del giorno e si stanno prendendo le misure operative, legali e amministrative contro questa pratica. C’è un piano di lavoro organizzato, compresa la definizione degli obiettivi, ma non parleremo dei dettagli, nemmeno in un forum chiuso”, ha aggiunto.

Mendes, nel frattempo, ha rivelato che nel corso del 2018 “ci sono stati 128 casi in cui Israele ha sequestrato attrezzature dai palestinesi”, osservando che il capo dell’Amministrazione Civile “tiene riunioni mensili circa la costruzione illegale dei palestinesi”.