Gli scontri tra Fatah e Hamas potrebbero trasformarsi in una vera e propria guerra.

Documenti americani rivelano l’intenzione degli Stati Uniti di ampliare gli aiuti al presidente palestinese Mahmoud Abbas per l’addestramento di 8500 membri della guardia speciale (Forza 17) fornendo armi, in aggiunta a mille combattenti di Fatah – con il sostegno di Egitto e Giordania, e con il consenso di Israele.

 

I documenti ricevuti dalla Reuters sabato 3 febbraio spiegano che il programma di aiuti – che ammonta a 86,4 milioni di dollari – svelato la settimana scorsa, sarà dedicato ad addestrare 13,5 mila membri scelti tra 40 mila.

 

Gli Usa dedicheranno 35,5 milioni di dollari per attrezzatura da combattimento contro le insurrezioni e per la comunicazione, destinata a circa 8500 membri delle forze di sicurezza nazionali appartenenti a Abbas.

Gli Usa spenderanno 15 milioni di dollari per costruire almeno una nuova unità delle forze di sicurezza nazionali che comprenderà circa 668 membri che saranno addestrati per 6 mesi – probabilmente in Giordania  – per affrontare “i disordini civili”.

I documenti attestano che questi soldi saranno usati per appoggiare “il dispiegamento di forze di sicurezza nazionali in Cisgiordania e a Gaza, per permettere a queste forze di tenere sotto controllo l’ordine pubblico e garantire la sicurezza delle frontiere”.

 

I documenti confermano che questi progetti saranno sviluppati con la collaborazione dell’ufficio del presidente dell’Autorità palestinese e con l’appoggio del governo israeliano.

 

Unità di Badr

I documenti attestano che circa 8 milioni di dollari potranno essere utilizzati per offrire attrezzature all’unità di Badr, una forza controllata da Fatah di stanza in Giordania. Questo a seguito dell’eventuale “dispiegamento di Fatah a Gaza”.

Gli Stati Uniti e Israele, in precedenza, hanno appoggiato la proposta di Abbas di permettere a circa di 1000 membri dell’unità di Badr di entrare nei territori palestinesi, senza specificare la data precisa.

Washington aveva annunciato di offrire aiuti alle forze appartenenti al presidente palestinese limitandosi all’addestramento di circa 4000 membri della guardia presidenziale e al rifornimento di armi.

Le forze di sicurezza nazionali rappresentano le maggiori forze appartenenti all’Autorità palestinese. Molti palestinesi le considerano come un esercito, nonostante siano mal addestrati e mal attrezzati a confronto con la guardia presidenziale – di numero più ridotto.

 

Ruolo Egiziano – Giordano

La Reuters riporta le dichiarazioni di alcuni dirigenti americani, secondo cui alle forze fedeli a Abbas “verranno fornite solo attrezzature non da combattimento”, ma responsabili israeliani rivelano che “i fucili e le munizioni arrivano da alleati come la Giordania e l’Egitto, con il consenso israeliano”.

I documenti rivelano che, secondo le previsioni statunitensi, altri donatori potranno partecipare all’addestramento delle forze fedeli a Abbas, purché non abbiano legami con organizzazioni estremiste.

 

Da parte sua, Hamas ha condannato gli aiuti americani, descrivendoli come “parte del golpe contro il governo”.

Giovedì scorso, a Gaza, militanti di Hamas avevano attaccato un convoglio che portava rifornimenti di armi alla guardia presidenziale di Abbas.

 

Esperti ritengono che la lotta tra Hamas e Fatah potrebbe trasformarsi in guerra vera e propria, con gli Usa che appoggiano Abbas e con l’Iran che sostiene Hamas.

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