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Washington – MEMO. Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a rivalutare la sua violenza letale e le pratiche che impone durante le incursioni militari contro i palestinesi, a seguito dell’omicidio del bambino di due anni Mohammed al-Tamimi, del villaggio di Nabi Saleh.
“Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Mohammed al-Tamimi. Incoraggiamo Israele a valutare tutte le azioni che comportano l’uso di forza letale e causano vittime civili, e chiediamo ai leader israeliani e palestinesi di prendere misure responsabili per porre fine al conflitto”, ha dichiarato l’Ufficio degli Affari Palestinesi degli Stati Uniti in un comunicato martedì.
Lunedì, Mohammed, che era a pochi mesi dal compiere tre anni, è morto a causa di una ferita d’arma da fuoco alla testa, inflitta quando lui e suo padre sono stati feriti da proiettili israeliani vicino alla loro casa, mentre si dirigevano a trovare dei parenti.
Il padre, Haitham, è stato colpito alla spalla.
A seguito della morte di Mohammed, il ministero degli Affari esteri palestinese ha emesso un comunicato in cui condanna “la responsabilità di Israele per l’uccisione di 28 bambini palestinesi dall’inizio dell’anno”.
Il comunicato ha anche chiesto un’indagine internazionale e che la Corte internazionale di giustizia (ICJ) prenda provvedimenti contro Israele.
La tensione è in aumento da mesi in tutta la Cisgiordania, a seguito delle incursioni israeliane nelle città palestinesi. L’esercito israeliano ha riconosciuto l’incidente, esprimendo rammarico per il fatto che “non combattenti” sono stati feriti e affermando che “l’incidente sarà oggetto di indagine”.
In risposta, l’ufficio dell’Autorità Palestinese ha definito l’indagine israeliana “irrilevante, poiché ha come unico obiettivo quello di insabbiare, mentire e proteggere i ranghi politici e militari nello Stato d’occupazione”.
Secondo l’ufficio palestinese di Defence for Children International, al-Tamimi è uno dei 27 minorenni palestinesi uccisi a causa delle attività militari e delle colonie israeliane in Cisgiordania occupata e Gaza da gennaio.
(Foto: [Nedal Eshtayah – Anadolu Agency]).
Traduzione per InfoPal di F.L.