Gli USA lavorano a “l’ultima proposta” di cessate il fuoco per Gaza: prendere o lasciare

Gaza – The Cradle. Gli Stati Uniti stanno lavorando con i mediatori egiziani e qatarioti a una proposta finale di cessate il fuoco e di scambio per Gaza, “prendere o lasciare”, che presenteranno alle parti coinvolte nelle prossime settimane, secondo quanto riportato dal Washington Post il 1° settembre.

Se entrambe le parti dovessero rifiutare la proposta, ciò “potrebbe segnare la fine dei negoziati guidati dagli statunitensi”, ha dichiarato un alto funzionario statunitense senza nome. “Non si può continuare a negoziare. Questo processo deve essere interrotto ad un certo punto”.

Il funzionario ha dichiarato al Washington Post che i mediatori statunitensi, qatarioti ed egiziani stavano lavorando alla proposta finale prima della scoperta dei sei prigionieri morti a Gaza durante il fine settimana. “Questo fa deragliare l’accordo? No. Semmai, dovrebbe aggiungere ulteriore urgenza in questa fase conclusiva, in cui eravamo già”.

Il mese scorso, gli Stati Uniti hanno negoziato una “proposta ponte” per trovare un terreno comune tra le due parti. Tuttavia, Hamas si è tirato fuori a causa dell’inclusione di alcune delle condizioni poste dal primo ministro Benjamin Netanyahu, in particolare il mantenimento della presenza di truppe lungo il confine tra Gaza e l’Egitto e il corridoio di Netzarim, nonché un meccanismo di controllo che impedisca ai gazawi sfollati di tornare a nord di Gaza.

Il documento prevedeva anche il diritto per Israele di riprendere la guerra una volta che i prigionieri fossero stati scambiati. Hamas – che dall’inizio della guerra ha mantenuto le sue condizioni per un cessate il fuoco permanente e il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza – ha chiesto il ritorno alla proposta che ha accettato il 2 luglio, sulla base dello schema annunciato dal presidente statunitense Joe Biden a maggio.

Biden ha annunciato il piano a fine maggio e ha detto che Israele stesso lo aveva messo sul tavolo, ma Netanyahu ha respinto la proposta definendola “incompleta”. Hamas era stato informato all’epoca che Israele aveva accettato l’accordo.

Il sito di notizie ebraico Ynet ha riferito lunedì, citando un alto funzionario della sicurezza, che se Netanyahu avesse accettato la proposta di luglio che Hamas aveva accolto, le vite dei sei prigionieri trovati morti a Rafah nel fine settimana avrebbero potuto essere salvate.

Secondo la fonte israeliana, quattro dei sei corpi trovati nel tunnel erano persone che facevano parte della lista dei prigionieri che sarebbero stati scambiati nell’ambito dell’accordo.

Netanyahu e il suo gabinetto di sicurezza hanno votato a stragrande maggioranza, la scorsa settimana, a favore del mantenimento delle forze israeliane lungo il corridoio Filadelfia al confine tra Gaza ed Egitto, provocando l’indignazione dei funzionari e delle famiglie dei prigionieri che sono alla disperata ricerca di un accordo che Hamas sia disposto ad accettare.

Il 1° settembre, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha chiesto un’immediata revisione della votazione.

“Il corridoio di Filadelfia è un’ancora di salvezza per Hamas e non può essere ritirato”, ha dichiarato lunedì il premier, secondo quanto riportato dall’Autorità israeliana di radiodiffusione.

Il 1° settembre Hamas ha confermato il suo impegno a non accettare nient’altro che la proposta del 2 luglio, basata sullo schema di Biden di maggio.

“Se l’occupazione non rispetterà le condizioni del 2 luglio, non affronteremo la questione dei negoziati. Stanno parlando a destra e a manca, ma abbiamo chiesto loro se hanno raggiunto qualcosa, e ci hanno risposto che non hanno raggiunto alcun accordo in nessun punto, e non sono stati in grado di costringere l’occupazione a recedere dalle sue nuove condizioni”, ha dichiarato domenica ad Al-Jazeera l’alto funzionario di Hamas, Khalil al-Hayya.

“Il primo ostacolo oggi è il ritiro dal Corridoio di Filadelfia. Questa è una condizione cruciale. Senza il ritiro da Filadelfia, dal valico di Rafah e da Netzarim, non c’è accordo”, ha aggiunto.

Traduzione per InfoPal di F.L.