Gli Usa mettono in guardia l’Ue: nessun sostegno all’Anp in sede internazionale

Imemc. Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, Olp, ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno avvertito diversi Paesi dell’Unione Europea sulle gravi conseguenze per l’Autorità palestinese, derivanti dalla sua scelta di rivolgersi all’Onu per ottenere il riconoscimento come stato non membro. 

Ashrawi ha affermato che le avvertenze americane sono state inviate a diversi Paesi dell’Unione Europea, aggiungendo che gli Usa stanno esercitando delle pressioni “in linea con la  sua politica di costante sostegno ad Israele contro i palestinesi”.

Ashrawi ha dichiarato che i diritti dei palestinesi sono inalienabili, essi non possono essere ceduti o abbandonati. Ha aggiunto che la leadership palestinese collabora con la comunità internazionale, ed esige il rispetto della legittimità internazionale, e l’applicazione delle risoluzioni Onu, in modo che il popolo palestinese possa ottenere i suoi sacrosanti diritti. 

Il membro dell’Olp ha inoltre affermato che la leadership palestinese si è consultata con diversi Paesi, arabi e non, per assicurare il maggiore sostegno internazionale alla sua proposta all’Onu: “Stiamo cercando di aderire a diverse organizzazioni e agenzie internazionali. Contiamo di essere in grado di presentare la nostra proposta all’Onu entro la fine di quest’anno. Ci sono molti suggerimenti circa il momento adatto per presentarla, ma stiamo cercando di garantirci i voti di maggioranza, il che significa che abbiamo bisogno del sostegno della metà degli Stati membri, più uno, per essere ammessi all’Onu”. 

Gli Usa hanno avvertito che sostenere la proposta palestinese all’Onu avrebbe diverse conseguenze negative, tra cui le sanzioni finanziarie contro l’Anp. 

Il quotidiano The Guardian, che è riuscito ad ottenere una copia delle minacce Usa, ha rivelato che questi ultimi hanno informato i Paesi europei che “uno Stato palestinese può nascere solo attraverso i negoziati diretti tra Israele e i palestinesi”, esortando l’Unione Europea a sostenere gli sforzi americani che mirano a far desistere l’Anp dal rivolgersi all’Onu. 

L’Autorità palestinese, dal canto suo, ha più volte confermato il proprio impegno per la pace nella regione, affermando che la parentesi all’Onu non rappresenta un atto di provocazione, e non ha lo scopo di isolare Israele, ma si tratta di un tentativo per coinvolgere la comunità internazionale negli sforzi per ottenere un accordo di pace globale nella regione. 

Israele sostiene di essere interessata a raggiungere un accordo di pace con i palestinesi, senza precondizioni, ma i suoi comportamenti reali indicano il contrario. Di fatto, i progetti coloniali in corso e l’espansione degli insediamenti nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme est, in aggiunta alle continue violazioni, stanno trasformando i territori palestinesi in ghetti senza accesso ai terreni o alle risorse naturali.

I territori palestinesi sono già frammentati ed isolati a causa del Muro dell’Apartheid che separa i cittadini palestinesi dai loro frutteti e terreni, e dell’espansione degli insediamenti per soli ebrei nei territori occupati della Cisgiordania.