Gli USA propongono Abu Dis come futura capitale palestinese, dichiara Haniyah

Gaza-Middleeasteye.net. Abu Dis è una piccola cittadina che dà sulla Città Vecchia di Gerusalemme a sud-ovest e sulla Valle del Giordano a est.

L’ex primo ministro di Gaza, Ismail Haniyah (e attuale capo dell’Ufficio politico di Hamas, ndr), ha dichiarato durante un incontro nella Striscia di Gaza, martedì, che il movimento ha ricevuto informazioni riguardo a un piano degli Stati Uniti di offrire ai leader palestinesi uno stato con capitale Abu Dis.

In una dichiarazione ai media locali, Haniyah ha detto che l’amministrazione statunitense ha proposto all’Autorità Palestinese (ANP) che Abu Dis divenga le futura capitale della Palestina e venga collegata all’area di al-Aqsa, a Gerusalemme Est, tramite un ponte.

Il piano propone, inoltre, di dividere la Cisgiordania in tre sezioni e di creare una regione autonoma nella Striscia di Gaza.

Abu Dis, una piccola cittadina nei pressi della Città Vecchia di Gerusalemme, era stata suggerita dal Principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman come futura capitale palestinese, come riportato dal New York Times il 3 dicembre.

“Il piano comporta la costruzione di un ponte che colleghi Abu Dis al complesso della Moschea al-Aqsa con l’apparente scopo di assicurare [ai palestinesi] l’accesso alla moschea”, ha affermato Haniyah durante un incontro con i capi delle comunità palestinesi.

“Si parla anche di dividere il complesso della Moschea al-Aqsa in tre zone separate e di creare una entità politica nella Striscia di Gaza dotata di alcuni privilegi”.

La discussione riguardo una capitale palestinese è sotto i riflettori da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme capitale d’Israele, il 6 dicembre.

Commentando la scelta di Trump, Haniyah ha dichiarato: “La recente decisione degli Stati Uniti riguardo Gerusalemme rientra nei continui sforzi di porre fine alla causa palestinese nel quadro del cosiddetto ‘accordo del secolo’.

Tale scelta “ha implicazioni sulla riconfigurazione dell’intera regione e sulla nazione [araba e musulmana]… che avverrà a scapito di Gerusalemme e dei diritti dei palestinesi”, ha aggiunto Haniyah.

Gerusalemme rimane nel cuore del conflitto mediorientale, con i palestinesi che sperano che Gerusalemme Est – sotto l’occupazione di Israele dal 1967 – possa prima o poi essere la capitale di uno stato Palestinese indipendente.

La decisione di Trump su Gersualemme ha sconvolto l’Autorità Palestinese, la quale aveva sperato che Washington riconoscesse Gerusalemme Est come la futura capitale di uno stato palestinese, specialmente dopo anni di discussioni con gli israeliani sostenute dagli Stati Uniti.

La proposta che la capitale palestinese possa invece essere Abu Dis contraddice gli Accordi di Oslo del 1993, i quali prevedevano Gerusalemme Est come la possibile capitale di un futuro stato.

Abu Dis è la comunità della Cisgiordania più vicina alla Città Vecchia, la quale ospita uno dei tre luoghi più sacri dell’Islam – Moschea Al-Aqsa, gestita e controllata dal Waqf islamico di Gerusalemme, il fondo per i Beni religiosi. Comunque, il muro di Israele separa la cittadina da Gerusalemme Est.

Dopo Oslo, l’ANP ha iniziato la costruzione di un quartier generale per il Consiglio Legislativo Palestinese ad Abu Dis per la sua prossimità a Gerusalemme, ma il progetto previsto dal parlamento era stato interrotto dalla seconda Intifada e dal muro di separazione.

Traduzione di Luna Ledi Prestint