
Gaza. L’Ufficio governativo dei media (GMO) ha affermato che la popolazione della città di Gaza e dei governatorati del Nord ha bisogno di 135 mila tende e roulotte immediatamente e con urgenza, poiché centinaia di migliaia di sfollati hanno iniziato a fare ritorno, lunedì mattina.
Il GMO ha sottolineato in una dichiarazione che la distruzione causata dall’esercito di occupazione israeliano nei due governatorati ha superato il 90%, invitando la comunità internazionale, le organizzazioni internazionali e arabe, a lavorare per aprire i valichi e fornire rifornimenti essenziali per offrire riparo ai rimpatriati.
Ha sottolineato che oltre 5.500 dipendenti governativi stanno attualmente lavorando per facilitare il ritorno degli sfollati dai governatorati meridionali e centrali nella città di Gaza e ai governatorati del Nord, da tutti gli enti governativi, ministeri e istituzioni.
Centinaia di migliaia di sfollati hanno iniziato a fare ritorno nella valle settentrionale di Gaza, lunedì mattina, in attuazione dell’accordo di cessate il fuoco, tra una gioia travolgente e takbir.
In una precedente dichiarazione, Salama Ma’arouf, il capo del GMO, ha affermato che il personale governativo, in collaborazione con varie componenti della comunità, ha lavorato per rendere questa giornata una manifestazione di solidarietà nazionale e coesione della comunità, riflettendo veramente il sostegno dei cittadini per eliminare i sogni di sfollamento forzato dell’occupazione.
Il GMO, in collaborazione con le società pubbliche, ha preparato un piano per organizzare il processo di ritorno dei cittadini, iniziando con la fornitura di decine di autobus e trasporto gratuito su entrambi i lati, tramite l’impiego di personale di sicurezza per liberare la via di ritorno, rimuovere le munizioni dell’occupazione e assistere i cittadini di ritorno. Saranno istituiti punti medici lungo il percorso e saranno fornite ambulanze per trasportare i malati e gli anziani, culminando nell’impiego di squadre di giovani e comunità per distribuire acqua e cibo leggero ai rimpatriati.
Inoltre, i comitati governativi per i rifugi e i soccorsi hanno lavorato fin dal primo momento dell’annuncio dell’accordo per preparare i siti dei centri di rifugio e livellare il terreno designato per creare campi per i cittadini le cui case sono state distrutte. Circa 40 campi sono stati preparati a questo scopo e sono in corso gli sforzi per soddisfare le esigenze logistiche e abitative di questi campi, in primo luogo le tende.
Ma’arouf ha esortato la gente della città di Gaza e dei governatorati del Nord ad accogliere i cittadini di ritorno, in particolare quelli con le case distrutte, e ad ospitarli il più possibile, rafforzando i significati di unità, solidarietà e cooperazione che sono stati evidenti durante i mesi di aggressione. Ha anche invitato i cittadini di ritorno, se non possono rimanere nelle loro case, a dirigersi al centro di accoglienza più vicino preparato a riceverli e li ha esortati a portare tutti gli effetti personali che possono, in particolare le tende, a causa dei ritardi nell’arrivo del numero richiesto di queste ultime. “Abbiamo urgente bisogno di 120 mila tende”, ha concluso.
(Fonte: PIC).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.