Golpe Egitto, 8 mila detenuti sottoposti a umiliazioni e torture


scaf-crimesIl Cairo-Quds Press
. La Coalizione degli osservatori egiziani per proteggere la rivoluzione ha denunciato gli abusi fisici e psicologici che subiscono i detenuti, arrestati per la loro posizione contraria al colpo di stato militare.

In un comunicato stampa, la coalizione ha indicato gli abusi perpetrati dall’amministrazione penitenziaria egiziana: “Ai detenuti vengono rasati capelli e barba, sono costretti ad indossare divise blu, riservate ai prigionieri condannati, umiliati di fronte alle loro famiglie e interrogati in carcere anziché nelle procure”. Ha anche riferito di torture e omicidi, citando l’uccisione di decine di prigionieri mentre venivano trasferiti in carcere, “i cui corpi mostravano segni di terribili torture, in una flagrante violazione dei diritti dei detenuti”.

La coalizione ha poi rivelato che il numero di detenuti ha raggiunto quasi ottomila, sottolineando che essi “vengono trattati in modo illegale, in violazione della legge e della costituzione egiziana, approvata dal popolo con un referendum”. Ha aggiunto che ciò “viola le norme e le convenzioni internazionali sui diritti umani, che dispongono l’inammissibilità dell’arresto o la detenzione arbitraria”.

La coalizione ha quindi fatto appello agli apparati di sicurezza perché “rispettino i diritti dei cittadini, garantendoli una totale protezione, ponendo fine alla politica di umiliazione e preservando la loro dignità umana”. Ha anche chiesto di accelerare il loro rilascio ”specialmente perché la maggior parte di essi appartiene all’elite della società egiziana, trattandosi di ingegneri, medici, avvocati e insegnanti che non hanno commesso alcuna irregolarità né attentato alla sicurezza e la stabilità dello Stato”. Infine, la coalizione ha esortato a porre fine alla “fabbricazione di accuse”, e a “rilasciare tutti gli innocenti, aprendo delle serie inchieste sul sangue versato”.