Governo di Gaza condanna l’assalto al convoglio terrestre Marmara

Gaza-InfoPal. Il governo di Gaza ha condannato l’assalto al convoglio umanitario terrestre, Marmara, diretto alla Striscia di Gaza, avvenuto nella città libica di Bengasi. Cinque dei membri del convoglio sono stati sequestrati, quattro rilasciati dopo, mentre il quinto, una donna, è ancora sotto sequestro.

La Fondazione turca per i diritti umani e il soccorso umanitario (IHHha reso noto che “cinque cittadini inglesi di origine pakistana, tre uomini e due donne, facenti parte del convoglio Marmara, sono stati rapiti nella serata di martedì 26 marzo, a Bengasi, mentre cercavano di lasciare il paese, dopo che le autorità egiziane hanno negato loro l’accesso; quattro di loro sono stati rilasciati, mentre la quinta, una donna, è tuttora sotto sequestro”.

In un comunicato scritto, diramato mercoledì 27 marzo, Taher al-Nunu, portavoce del governo di Gaza, ha invitato le forze di sicurezza e la leadership libica ad esercitare il massimo degli sforzi per liberare l’attivista rapita e proteggere tutti gli altri.

Il convoglio Marmara, composto da 25 attivisti di diverse nazionalità, è partito lo scorso 25 febbraio dalla Gran Bretagna, carico di aiuti medicinali e 11 ambulanze, destinate al popolo palestinese, per rompere l’assedio imposto sulla Striscia di Gaza da più di sei anni.

La Francia è stata la prima tappa del convoglio, poi la Spagna, quindi il Marocco, dove si è fermato per cinque giorni prima di entrare in Algeria e Tunisia, per poi rimanere bloccato alla frontiera libica per diversi giorni, a metà marzo, prima di poter entrare in Libia. All’arrivo in Egitto, le autorità del Paese nordafricano hanno impedito al convoglio di far ingresso nel loro territorio, a causa della mancanza di coordinamento preventivo con il ministero degli Esteri, e per non essere in possesso dei necessari visti per oltrepassare il valico di frontiera di al-Sallum, che separa la Libia dall’Egitto. Tali affermazioni, fatte da fonti della sicurezza egiziana, sono state smentite dagli attivisti e gli organizzatori del convoglio.

Nel convoglio Marmara erano presenti alcuni degli attivisti che nel maggio 2010 parteciparono alla Freedom Flotilla, partita dalla Turchia alla volta della Striscia di Gaza, e attaccata dall’esercito israeliano che uccise nove attivisti turchi a bordo.