Gaza – InfoPal. Il movimento di resistenza islamica, Hamas, ha criticato con determinazione Israele per la grave mancanza di carburante ed elettricità che sta affliggendo la Striscia di Gaza, facendo appello all’Egitto affinché trovi una soluzione al problema.
Martedì scorso, Mohammed ‘Awad, ministro degli Esteri del governo di Gaza, ha dichiarato in conferenza stampa a Gaza: “Israele è direttamente responsabile della mancanza di carburante e di elettricità”.
Il ministro ha poi aggiunto: “La situazione deve essere risolta al più presto e tutte le parti in causa sono chiamate a contribuire alla cessazione della crisi”.
“La totale responsabilità del protrarsi di questa situazione è da attribuire sia ad Israele sia all’Autorità palestinese (Anp), la cui strategia è tesa al ridimensionamento del ruolo di Hamas nella Striscia di Gaza”.
‘Awad ha fatto appello all’Egitto affinché “aiuti i palestinesi di Gaza a risolvere la crisi”.
Az-Zahar, leader di Hamas, ha aggiunto alle dichiarazioni di ‘Awad: “Sappiamo che l’Egitto sta affrontando una crisi interna per carenza di combustibile. Tuttavia è necessario che il governo del Cairo ci aiuti a porre fine alla nostra emergenza umanitaria”.
L’unica centrale elettrica di Gaza ha cessato ogni attività a fine di febbraio, dopo che l’Egitto aveva interrotto la fornitura di combustibile attraverso i tunnel di collegamento con Gaza.
Alcuni residenti di Gaza hanno organizzato proteste davanti al valico di Rafah, contro la decisione egiziana di interrompere la fornitura di carburante.
I cittadini di Gaza si stanno battendo contro i blackout prodotti dal feroce assedio israeliano, causa di un notevole peggioramento delle condizioni di vita, di un tasso di disoccupazione senza precedenti e di un incremento della povertà.
L’assedio imposto nel 2007 da Israele, da cielo, mare e terra ha trasformato la Striscia di Gaza nella più grande prigione a cielo aperto del mondo.