Governo di Gaza: l’Egitto apra il valico di Rafah e eviti una catastrofe umanitaria

Rafah-InfoPal. Il governo palestinese di Gaza ha lanciato un appello alle autorità egiziane perché tengano conto della situazione dei cittadini bloccati nella Striscia di Gaza, e aprano il valico di Rafah in modo continuativo, consentendo l’accesso in Egitto a più di quattro mila palestinesi.

Domenica 29 settembre, nel corso di una conferenza stampa, tenuta  nella parte palestinese di Rafah, dal direttore generale dell’Amministrazione dei valichi di frontiera, Maher Abu Sabha, insieme a Kamel Abu Madi, sottosegretario del ministero degli Interni di Gaza, quest’ultimo ha esortato le autorità egiziane ad aprire il valico in entrambe le direzioni. Egli ha anche espresso il proprio stupore per il pretesto avanzato dalle autorità egiziane, che sostengono che i propri sistemi informatici sono fuori uso, ma solo per i passeggeri in partenza da Gaza.

Abu Madi ha anche confermato che il numero dei viaggiatori è diminuito significativamente nel corso di quest’anno, peggiorando la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Ha quindi sottolineato che nel mese di settembre, il valico è rimasto aperto solo in sei giorni.

Abu Madi ha quindi avvertito dalle gravi ripercussioni sulla vita dei palestinesi nel caso continuassero le chiusure e le riaperture parziali di Rafah.

Dal canto suo, Abu Sabha ha riferito che il numero dei palestinesi iscritti alle liste dei viaggiatori ha raggiunto i 4500, dopo la chiusura delle stesse liste. Ha quindi sottolineato che la maggior parte degli iscritti appartiene alla categoria degli studenti e dei titolari di documenti di soggiorno.

Abu Sabha ha aggiunto che il numero dei palestinesi in attesa di attraversare il valico aumenta giorno dopo giorno, ricordando che nel corso della giornata di domenica, le autorità egiziane hanno limitato l’ingresso a soli tre bus con non più di 200 passeggeri a bordo. Ha anche osservato che cinque mila palestinesi su 10 mila titolari di visti per motivi umanitari sono stati respinti dalle autorità egiziane.