Governo di Ramallah e Fatah invocano un intervento internazionale per proteggere i palestinesi

Ramallah-InfoPal. Il capo del governo palestinese di Ramallah, Rami al-Hamdallah, ha condannato il “crimine” israeliano commesso all’alba di oggi, quando le forze di occupazione hanno assaltato il campo profughi Qalandia, uccidendo tre civili e ferendone decine, alcuni dei quali in condizioni molto critiche.

Al-Hamdallah ha attribuito alle autorità di occupazione “la piena responsabilità dell’aggressione”. Ha dichiarato: “Crimini del genere richiedono un intervento urgente ed efficace da parte della comunità internazionale, per costringere Israele a fermare le sue continue violazioni, e fornire al nostro popolo una protezione internazionale”.

Dal canto suo, il movimento di Fatah ha ritenuto che il massacro rappresenti “una grave escalation e un messaggio che rivela le vere intenzioni israeliane circa il processo di pace”.

In un comunicato stampa diramato dall’Alto comitato di Fatah a Gaza, il movimento ha condannato “il massacro a sangue freddo, compiuto oggi per mano delle forze di occupazione”.

Ha anche ritenuto i fatti di Qalandia, che avvengono in concomitanza con la prosecuzione delle attività di insediamento “una grave escalation e un messaggio che rivela le vere intenzioni israeliane circa il processo di pace”. “L’occupazione cerca di trascinare la regione in un vortice di violenza e terrorismo di Stato, praticato contro il nostro popolo. Riteniamo il governo israeliano pienamente responsabile di questa barbarica escalation contro i civili inermi” ha aggiunto Fatah.

Fatah ha anche esortato la comunità internazionale con tutti i paesi e le istituzioni che ne fanno parte, e in primis il Consiglio di sicurezza, il segretario generale dell’Onu e gli Usa “ad assumersi le proprie responsabilità ed intervenire immediatamente per fermare l’escalation di criminalità militare israeliana contro il popolo palestinese”.