Gaza – Infopal
Il governo palestinese della Striscia di Gaza, guidato da Ismail Haniyah, ha evidenziato la necessità di non "legare la questione palestinese ai dettami americani". Il riferimento è alla rinuncia, da parte della presidenza dell’Anp di Ramallah, alla Dichiarazione di Sanaa, di due giorni fa.
Taher an-Nuno, portavoce del governo, parlando alla stampa, ha affermato: "Le dichiarazioni rilasciate dalla presidenza a seguito dell’incontro di Sanaa, nasce dalle pressioni americane".
An-Nuno ritiene le affermazioni del consigliere politico del presidente Abbas, "la conferma della mancanza di serietà dell’Anp già dai passi iniziali del dialogo avviato nella capitale yemenita".
E ha aggiunto: "Siglammo un accordo al Cairo, ma non venne applicato; poi, laccordo nazionale (Documento dei Detenuti), ma non venne rispettato; a Mecca, firmarono un altro accordo, ma licenziarono il governo di unità nazionale e ne formarono uno non eletto".
Il portavoce del governo ha aggiunto che il fatto di aver inviato una delegazione di Fatah nello Yemen è stata solo un’azione di propaganda: "dimostrare allopinione pubblica di essere a favore dellunità, ma che Hamas ostacola questo percorso. Ora la palla è nel campo della presidenza, che deve scegliere tra lo stare dalla parte del popolo o il legame con le agende estere".
An-Nuno ha poi invitato il presidente Abbas "a rispettare la dichiarazione di Sanaa firmata dal suo rappresentante, Azzam al-Ahmad, a licenziare il governo di Salaam Fayyad, a ritornare alla costituzione e alla legalità e ad avviare immediatamente un dialogo con Hamas sulla base alla Diachiarazione yemenita".
Domenica scorsa, il consigliere politico di Abbas, Nemer Hammad, in una dichiarazione alla tv palestinese aveva annunciato "la rinuncia della presidenza palestinese alla Dichiarazione di Sanaa firmata dalla delegazione di Fatah con il movimento di Hamas".