Governo Haniyah: qualsiasi iniziativa per apra i valichi è ben accolta.

Gaza – Infopal

Il dott. Mohammad al-Madhun, capo del gabinetto del Primo Ministro palestinese Ismail Haniyah, ha confermato che il suo governo è disposto a studiare e discutere qualsiasi iniziativa gli venga presentata riguardo alla gestione dei passaggi della Striscia di Gaza, e che anzi è il governo stesso ad aver presentato, e a continuare a presentare, proposte perché tale gestione venga assegnata a ditte private o ad una parte neutra. Per questo, durante un’intervista, al-Madhun ha smentito alcune dichiarazioni attribuitegli dai giornali riguardo al rifiuto del governo palestinese di una delle proposte in questione, sostenendo piuttosto che nessuna di esse era abbastanza completa da poter essere attuata.

Lo stesso al-Madhun ha sottolineato con forza che il governo Haniyah non ha mai rinunciato al tentativo di dare priorità agli interessi nazionali, lontano dalle divergenze di partito o dall’intromissione dell’occupazione nella gestione degli affari interni palestinesi, e questo per realizzare gli interessi del popolo di Gaza tormentato dall’assedio, e per dare un futuro alla questione palestinese.  

L’ing. Alaa al-Araj, consigliere economico di Haniyah, aveva a sua volta già annunciato la disponibilità del governo ad assegnare la gestione dei passaggi di Gaza a una qualsiasi parte neutra, a condizione che la loro chiusura da parte dell’occupazione israeliana avesse fine e che i nomi dei candidati alla gestione non appartenessero a persone “coinvolte in questioni contro la nazione e contro il popolo”. 

Da parte sua, il dott. Ahmad Bahar, presidente delegato della Camera, durante l’apertura della seduta di mercoledì ha dichiarato il suo apprezzamento nei confronti di qualsiasi iniziativa che possa sollevare l’assedio ingiusto imposto al popolo palestinese, e in particolare alla Striscia di Gaza.

Al-Madhun ha inoltre affermato che ci sono chiari indizi che segnalano un coinvolgimento diretto o indiretto di settori della società palestinese nella chiusura dei passaggi, in particolare a Rafah e Karni, e che questo va interpretato come un atto di protesta contro l’apertura del valico di Rafah al passaggio dei pellegrini: “A rafforzare questa tesi – ha spiegato al-Madhun – è il coordinamento di alto livello che è stato raggiunto per permettere l’entrata di camion carichi di materiale propagandistico per l’organizzazione dei festival nella Striscia di Gaza, quando invece si vieta l’importazione di generi alimentari e di materiale di prima necessità, e si continua a impedire l’uscita dei malati e dei casi umanitari da una parte, e delle persone che risiedono e/o studiano all’estero dall’altra”.

Il capo del governo di Ramallah, Salaam Fayyad, ha intanto dichiarato l’esistenza di un piano per l’attribuzione del controllo dei passaggi della Striscia di Gaza all’Autorità Palestinese: un piano incoraggiato dall’Unione Europea e segnalato positivamente anche da Israele, disposto ad accettare questa iniziativa.

 

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