Governo Ramallah: annessione Gerusalemme “momento doloroso nella storia palestinese”

Ramallah-InfoPal. “L’annessione israeliana di Gerusalemme Est fu un momento doloroso nella storia palestinese. Ciò ci impone di proseguire la lotta nazionale”. Lo ha affermato il ministero dell’Informazione di Ramallah in un comunicato stampa diramato mercoledì 26 giugno.

Il ministero ha sottolineato che “l’occupazione continua ad imporre i fatti compiuti nella città di Gerusalemme, occupata con la forza. E mira a soffocare ogni barlume di speranza su una pace giusta”. Ha aggiunto che “la decisione del Knesset del 27 giugno 1967, che rese legittima l’usurpazione di Gerusalemme, fu un’ulteriore prova dell’insistenza israeliana nel praticare il terrorismo organizzato, promulgare leggi razziste e ignorare tutte le risoluzioni internazionali che dispongono la fine dell’occupazione militare”.

Ha aggiunto che le attività di ebraicizzazione di Gerusalemme, l’espulsione silenziosa dei gerosolimitani, l’imposizione di tasse, la demolizione delle case, il ritiro delle carte d’identità e le continue violazioni dei luoghi sacri, islamici e cristiani, “tutto ciò, fa parte di questa politica israeliana”.

Il 27 giugno 1967, il Knesset israeliano ha emanato la legge sull’annessione di Gerusalemme Est ai territori del ’48, con il seguente testo: “La municipalità di Gerusalemme comprende la zona tra l’aeroporto Qalandia a nord, Beit Hanina a ovest, i villaggi di Beit Safafa e Sur Baher a sud e i villaggi di at-Tur, Betania e ar-Ram ad est, tutte aree soggette alla legge e alla giurisdizione dello Stato di Israele”.