Prima delle elezioni, si è tenuta ieri una riunione generale, alla presenza di 330 giornalisti e giornaliste su 433 iscritti all’albo negli ultimi mesi.
Soddisfazione generale. Ha vinto “Sindacato per tutti”, organo composto da sette associazioni sindacali e da altri gionalisti ai quali, negli ultimi dieci anni, è stata vietata la partecipazione alle elezioni.
Le elezioni si sono svolte presso l’hotel Commodore, a Gaza City, con la partecipazione di 378 giornalisti, vale a dire l’87% degli 433 aventi diritto di voto. Essi hanno scelto i propri rappresentanti.
Al nostro corrispondente da Gaza, al-‘Afifah ha riferito che, da dieci anni, il sindacato aveva sottratto la gestione dell’amministrazione. “La supervisione delle elezioni è spettata alla sicurezza nazionale. Oggi, a differenza del passato, le elezioni si sono svolte con equità e democrazia sotto lo sguardo generale”.
Quando gli è stato chiesto cosa pensasse delle accuse di essersi staccati dall’organo in Cisgiordania, rivolte al sindacato di Gaza, al-‘Afifah ha risposto: “Sono giornalisti sottoposti all’influenza di Fatah e a quella degli apparati di sicurezza. Vorrei ricordare che centinaia di nostri colleghi in Cisgiordania non hanno potuto far parte del sindacato per ben dieci anni”.
In conclusione, il neo rappresentante dei giornalisti di Gaza ha aggiunto: “Il sindacato che lavora sotto l’egida di Fatah in Cisgiordania ha rifiutato la richiesta di nuove adesioni all’ordine negli ultimi dieci anni, con il pretesto della mancanza di requisiti per l’iscrizione. “Ma si tratta di una realtà che, dopo le elezioni di oggi, cambia del tutto”.