Attualmente ricoverata in una clinica israeliana, lo stato di al-Jarbuni resta identico alla condizione nella prigione di HaSharon dove si trovava.
“Al-Jarbuni viene tenuta in ospedale con i polsi legati, è sorvegliata 24 ore su 24 da una guardia e, soprattutto, nessuna cura le è stata somministrata finora. La detenuta necessita di un intervento d’urgenza: soffre di colecistite (infiammazione della cistifellea) e ha perso molto peso”, ha riferto il legale di Mandela, Buthina Daqmaq.
Il deputato palestinese Qaiys ‘Abdel Karim ricorda, invece, che da oggi il detenuto Mahmoud as-Sarsak entra al 3° mese di sciopero della fame a oltranza. As-Sarsak rischia di morire.
Ahmed al-Beitawi, altro ricercatore di Tadamon, aggiorna, invece, sul caso di Shaykh Abu ‘Aoun, altro leader di Hamas in detenzione amministrativa. Shaykh Abu ‘Aoun resterà in prigione ancora 4 mesi. Inspiegabilmente le forze d’occupazione israeliane avevano assaltato la sua abitazione due settimane fa, nonostante il palestinese si trovasse in detenzione nel carcere di Megiddo. Oggi 50enne, Shaykh Abu ‘Aoun ha trascorso 15 anni in un carcere israeliano.
Oggi un tribunale d’occupazione israeliano ha condannato a 5 anni di carcere per affiliazione ad Hamas, Jihad ‘Attoun, 23 anni, fratello del deputato palestinese deportato a Ramallah, Ahmed. Jihad fu arrestato da casa, a Sur Bahr, lo scorso febbraio.