Gravissima provocazione israeliana contro la Freedom Flotilla 2: l’Abspp denuncia le assurde dichiarazioni dell’Idf

Gravissima provocazione israeliana contro la Freedom Flotilla 2.

L'Associazione benefica di solidarietà con il Popolo palestinese  – Abspp onlus – denuncia le assurde dichiarazioni della portavoce dell'Idf 

Che Israele faccia di tutto per ostacolare la partenza della Freedom Flotilla 2 è cosa nota. Che per raggiungere questo obiettivo gli israeliani siano disposti a tutto è dimostrato dalla campagna che stanno conducendo da mesi. Ma le accuse sulla presenza di ordigni chimici incendiari a bordo della flottiglia supera ogni limite.

Tutti sanno che le imbarcazioni che salperanno a breve verso Gaza trasportano solo aiuti umanitari, oltre ad alcune centinaia di attivisti che vogliono portare il loro messaggio di solidarietà alla popolazione della Striscia, che vive ormai da anni in una vera e propria prigione a cielo aperto. Tutti sanno che queste imbarcazioni sono ispezionabili, e che le ricorrenti notizie sulla presenza di armi a bordo non hanno mai trovato alcun riscontro.

La cosa ancora più grave è che queste accuse, formulate dalla portavoce dell'esercito israeliano, così come riferito da Haaretz, si trovano affiancate all'accusa di «sostegno al terrorismo» nei confronti di due tra i principali organizzatori della Freedom Flotilla 2: Amin Abu Rashad e Mohammad Hannoun (quest'ultimo, presidente dell'Associazione benefica di solidarietà con il Popolo palestinese – Abspp onlus).

Con questa operazione mediatica è come se l'Idf avesse voluto indicare l'imbarcazione italiana come il bersaglio da colpire. Nel respingere con sdegno le falsità israeliane, l'Abspp onlus chiede agli organi di stampa di dare notizia di questa provocazione ed invita alla vigilanza sulle manovre israeliane contro la Freedom Flottilla.

L'Abspp ribadisce infine la propria volontà e quella dell'intera coalizione di arrivare a Gaza. Vogliamo portare la nostra solidarietà e gli aiuti umanitari alla popolazione, vogliamo dire con forza che il criminale embargo imposto alla Striscia deve finire. 

 

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