«Il grido del silenzio», la creatività degli studenti muti della Striscia di Gaza

-166008597Gaza – PIC. La gioia del successo, la gioia del terminare gli studi, la gioia di poter sfidare l’handicap illuminavano il viso dello studente muto Hatem al-Asadi e tutta la sala. Sul palco della sala delle cerimonie dell’Università Islamica di Gaza, il volto di Hatem trasmetteva allegria, il suo vestito di laurea l’orgoglio.  Tutto il corpo salutava il pubblico venuto a celebrare il suo traguardo e quello dei suoi compagni e compagne muti.

Il neodiplomato muto Hatem ha lasciato un messaggio.  Ha espresso il suo grande orgoglio di poter portare a termine i propri studi all’Università Islamica. L’ha ringraziata per tutti gli sforzi fatti al fine di rendere possibili i suoi studi, spianandogli la strada nonostante tutte le difficoltà incontrate.

Infatti, recentemente, l’Università Islamica ha celebrato la consegna dei diplomi di un secondo gruppo di studenti muti.  Sono studenti che hanno appena terminato gli studi professionali: manutenzione di computer e apparecchiature pesanti, diploma in tecnologia creativa. Gli studenti, le loro famiglie, un gran numero di docenti e di responsabili della società civile erano presenti e condividevano la gioia.

Il giovane diplomato Hatem ha dichiarato: «Sono molto orgoglioso del mio traguardo e di quello dei miei compagni. Oggi, il mio sogno nel cassetto si è realizzato: un’università che accoglie gli studenti muti per valorizzare le loro capacità e le loro competenze».

Adel Awadallah, presidente dell’Università Islamica, ha confermato che il sogno di portare a termine gli studi è finalmente diventato realtà. Questa realtà ha un gusto speciale: volontà e sfida.  Il presidente ha ringraziato tutte le istituzioni che sostengono questa classe sociale.

Ha inoltre rivelato gli sforzi fatti dalla propria istituzione per lavorare con l’università austriaca di Vienna, con l’obiettivo di attuare un programma completo di Master per gli studenti muti e non udenti.

Nella stessa occasione, Nasriddine al-Mazini, presidente del consiglio dei segretari generali dell’università, ha spiegato che l’educazione degli studenti muti e non udenti si scontra con molte difficoltà: contattarli ne è una, l’assenza di professori ne è un’altra.

Nonostante tali difficoltà, l’Università Islamica ha potuto offrirgli gli strumenti migliori, i programmi migliori, la squadra migliore.

Bisogna precisare infine che 75 studenti, ragazze e ragazzi muti, hanno ottenuto un diploma professionale per affrontare la vita lavorativa con strumenti efficaci.

Traduzione di Daniela Minieri