Gruppi avvertono sul deterioramento della salute dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele

400596CRamallah˗Ma’an. Sia il Comitato palestinese per gli Affari dei prigionieri che il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) hanno messo in guardia circa il deterioramento delle condizioni mediche dei prigionieri palestinesi, dovuto alla deliberata politica di negligenza medica e di condizioni “subumane” nelle carceri israeliane.

Domenica Karim Ajwa, avvocato del Comitato, ha dichiarato che le condizioni del 43enne Said Musallam, di Qalqiliya, sono in continuo peggioramento, con problemi cardiaci e respiratori e dolori cronici a petto, mani e al piede destro. Musallam, che ha scontato 15 anni della sua condanna a 18 anni di prigione, è stato sottoposto a un intervento dopo un attacco di cuore avvenuto a maggio 2016.

Nel frattempo il FPLP ha dichiarato sabato che Walid Daqqa, che sta scontando l’ergastolo dal 1986, mercoledì è stato messo in isolamento nella prigione di Ramon, nonostante i suoi gravi problemi di salute, con la scusa di aver avuto una comunicazione “non autorizzata con il suo avvocato”.

Daqqa, membro del FPLP, è stato recentemente citato nelle accuse israeliane contro il membro della Knesset Basel Ghattas, accusato di portare cellulari ai prigionieri palestinesi.

Domenica Issa Qaraqe, presidente del Comitato palestinese, ha dichiarato che la maggior parte dei centri di detenzione israeliani sono palesemente non attrezzati e non soddisfano le esigenze di base della vita umana.

Qaraqe ha riferito alla stazione radio Mawtini che il servizio carcerario israeliano impedisce l’entrata di coperte e vestiti invernale per i prigionieri, sottolineando che il servizio vende solo biancheria e vestiti di scarsa qualità ma a caro prezzo.

Queste misure hanno provocato molti disturbi e malattie ai prigionieri, soprattutto nelle carceri situate nelle regioni desertiche, dove il clima è estremamente freddo.

Qaraqe ha inoltre espresso il proprio lutto per la morte del prigioniero palestinese 74enne Abd al-Rahim Skafi, deceduto sabato in un carcere israeliano.

Traduzione di F.G.