Gruppi della Resistenza: dura risposta ai prossimi attacchi israeliani.

Gaza – Infopal. Le fazioni palestinesi hanno dichiarato che qualsiasi futura escalation militare israeliana contro la Striscia di Gaza riceverà una dura risposta: lo hanno sottolineato due portavoce in un comunicato stampa diramato ieri, dichiarando: “Non rimarremo con le mani in mano davanti alla sistematica arroganza sionista”. 

Abu Mujahid, portavoce dei Comitati di Resistenza Popolare, ha affermato che la risposta sarà forte, come lo è stata in seguito alla recente escalation israeliana, e che sarà inoltre “concordata da tutti i gruppi impegnati nella Resistenza”. Per quanto riguarda i mezzi concreti, Abu Mujahid ha spiegato che verranno determinati in proporzione all’offensiva d’Israele, assicurando che i piani saranno studiati in modo accurato. 

Da parte sua, Abu Mohammed, leader delle brigate Abu ar-Rish, appartenenti al movimento di Fatah, ha ribadito: “Non rimarremo fermi davanti ad alcun attacco dell’occupazione”. Ha poi chiarito che “noi manterremo sia la nostra visione, che è quella della leadership del movimento, sia il piano che ci consentirà di affrontare l'occupazione in difesa della nostra terra e dei nostri luoghi sacri, e, come al solito, non deluderemo il nostro popolo. Rimarremo rivoluzionari della rivoluzione, e non rivoluzionari di passaggio”.

Abu Mohammed, tuttavia, ha accusato il movimento di Hamas di sequestrare le armi delle brigate: “Da quando ci hanno ritirato le armi, e impedito di combattere per la Resistenza, non riusciamo ad opporci all’occupazione; al di là di questo, però, non rimarremo impassibili davanti alle aggressioni israeliane contro la Striscia di Gaza”. 

Abu Yusuf, portavoce delle brigate an-Naser Salah ad-Din, ha invece dichiarato: “Abbiamo completato tutti i preparativi e le esercitazioni in previsione degli attacchi”, aggiungendo
che un'eventuale escalation israeliana aprirà una nuova Resistenza, con nuovi obiettivi. Il portavoce ha inoltre smentito l'esistenza di qualsiasi decisione che punti ad impedire a qualche fazione di combattere: in caso di attacco, assicura Abu Yusuf, tutti i gruppi della Resistenza si muoveranno all’unisono.

Una promessa di sostegno è giunta anche dal portavoce ufficiale delle brigate di al-Aqsa: “Nonostante le restrizioni subite (…) confermiamo il proseguimento delle nostre azioni militari di Resistenza contro l’occupazione in qualsiasi circostanza”.

 

 

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