Gruppi di ebrei estremisti israeliani hanno invaso la moschea al-Aqsa e hanno tentato di praticare riti religiosi.

Gerusalemme – Infopal

Ieri, gruppi di coloni israeliani hanno invaso la moschea di al-Aqsa (la terza moschea per importanza in tutto il mondo) e hanno girato per la piazza tenendo in mano cartine del presunto antico tempio e hanno tentato di praticare riti talmudici. La polizia israeliana ha invaso l’area per garantire la protezione di questi gruppi.

Tuttavia, i palestinesi in preghiera dentro la moschea sono riusciti a spingere i coloni fuori dai cancelli della moschea.

Nella moschea si è diffuso un clima di tensione e di rabbia per l’intrusione.

Dalle prime ore del mattino, questi gruppi di estremisti avevano invaso la moschea dalla porta dei Magrebini, “una delle porte della moschea al-Aqsa”, di cui le forze di occupazione hanno sottratto la chiave a seguito della guerra del 1967.

Da allora, la moschea è obiettivo continuo di coloni ultra-ortodossi.

Testimoni oculari hanno aggiunto che membri delle forze israeliane hanno invaso la moschea di al-Aqsa per proteggere gli estremisti ebrei, ma l’opposizione dei palestinesi in preghiera ha costretto gli estremisti ebrei ad uscire subito dalla moschea attraverso la porta dei Maghrebini.

Dopo aver appreso la notizia dell’invasione, molti cittadini palestinesi di Gerusalemme si sono recati in moschea per la preghiera di mezzogiorno e si sono riuniti nel piazzale per respingere qualsiasi altro tentativo di invasione.

 

 

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