Gruppi per i diritti umani: la magistratura israeliana fornisce copertura legale per i crimini delle IOF

MEMO. Martedì, gruppi per i diritti umani hanno accusato la magistratura israeliana di fornire copertura legale per i crimini dell’esercito (IOF) contro i civili palestinesi disarmati.

Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR), il Centro al-Mezan per i diritti umani ed il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele (Adalah) hanno dichiarato in una conferenza stampa a Gaza che il rifiuto della magistratura israeliana di riaprire un’indagine sull’uccisione di quattro bambini palestinesi, eseguita da parte delle forze israeliane durante l’offensiva militare del 2014, consente agli ufficiali e ai soldati di agire impunemente.

Il 9 settembre 2019, il procuratore generale militare israeliano ha archiviato il caso dell’uccisione dei quattro ragazzi sulla spiaggia di Gaza. I tre gruppi per i diritti umani hanno presentato ricorso nel 2020 contro la chiusura del caso, ma all’inizio di questa settimana la Corte Suprema israeliana ha dichiarato che non sarebbe stato riaperto.

“La magistratura israeliana protegge i soldati dell’occupazione dai procedimenti giudiziari per crimini contro l’umanità e di guerra”, ha spiegato il direttore del PHRC, Raji al-Sourani. “In questo modo, l’esercito israeliano volta le spalle al diritto internazionale e alle convenzioni sui diritti umani”.

Il direttore di Adalah, Hassan Jabarin, si è rivolto ai giornalisti di Haifa: “Questo caso chiarisce gli attacchi arbitrari e letali di Israele contro i civili palestinesi durante la guerra a Gaza nel 2014, quando uccise più di 550 bambini”, ha sottolineato. C’è un piano del sistema legale in Israele per difendere l’aggressione israeliana contro i palestinesi e “l’autorità giudiziaria” dell’esercito israeliano, ha aggiunto Jabarin. “Ciò fornisce una piena impunità ai soldati israeliani. Questo caso dimostra che c’è un urgente bisogno che una parte internazionale, tra cui la Corte penale internazionale, giudichi i leader israeliani”.

Isam Younis, direttore del Centro al-Mezan, ha aggiunto che “questa incoscienza della Corte Suprema israeliana aggrava la triste realtà dei crimini israeliani e dei crimini contro l’umanità commessi dalle forze d’occupazione contro il popolo palestinese”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.