Gruppi per i prigionieri criticano la Croce Rossa per il silenzio sui crimini israeliani contro i detenuti palestinesi

Ramallah. I gruppi di difesa dei prigionieri hanno espresso mercoledì la loro critica ed il rifiuto del silenzio da parte del Comitato Internazionale della Croce Rossa sui crimini israeliani contro i detenuti palestinesi, in particolare i lavoratori di Gaza che sono stati arrestati dopo l’aggressione del 7 ottobre sulla Striscia di Gaza, stimati a 4 mila individui.

La Commissione per gli Affari dei prigionieri ed ex-prigionieri, la Società dei Prigionieri palestinesi, la Fondazione Addameer per il sostegno ai prigionieri, l’Alta Commissione per gli Affari dei prigionieri rilasciati e la difesa delle libertà e dei diritti civili – Hurriyat, hanno chiesto alla Croce Rossa di chiarire la sua posizione e di spiegare le ragioni per cui non svolge il suo ruolo in queste circostanze pericolose ed eccezionali e chi è la parte che sta ostacolando il suo lavoro.

Altrimenti, hanno detto, la Croce Rossa deve annunciare la sospensione delle sue attività in Palestina ed in Israele fino a quando non le sarà permesso di esercitare liberamente la sua missione, perché “il suo silenzio può essere inteso solo come complicità e parzialità verso la posizione dell’Autorità d’occupazione”.

I gruppi hanno affermato che, sebbene l’occupazione israeliana impedisca alla Croce Rossa di esercitare il suo ruolo in conformità con le leggi, i regolamenti internazionali e i valori umanitari concordati, “questa organizzazione è rimasta in silenzio, non ha espresso pubblicamente la sua posizione e non ha indicato chi sta ponendo ostacoli sul suo cammino e non le permette di svolgere la sua missione umanitario”.

Due detenuti palestinesi sono morti, questa settimana, nelle carceri israeliane in circostanze ancora poco chiare, tra le accuse di essere stati uccisi in un modo o nell’altro, poiché Israele ha isolato i prigionieri dal mondo esterno dal 7 ottobre e ha impedito alle loro famiglie o ai loro avvocati di visitarli.

(Fonte: WAFA).

Traduzione per InfoPal di F.L.