Ramallah. La Commissione per gli Affari dei detenuti ed ex-detenuti e la Società dei Prigionieri palestinesi, due gruppi per i diritti umani che si occupano dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, hanno dichiarato che almeno 770 bambini della Cisgiordania sono stati arrestati dall’inizio della guerra genocida israeliana contro la Striscia di Gaza, nell’ottobre dello scorso anno.
In occasione della Giornata internazionale dell’infanzia, che avviene il 20 novembre, i due gruppi per i diritti dei prigionieri hanno dichiarato mercoledì che non esiste un numero preciso di bambini arrestati da Gaza, alla luce del crimine di sparizione forzata in corso contro i gazawi.
Hanno spiegato che almeno 270 bambini sono ancora detenuti nelle carceri israeliane di Ofer e Megiddo, oltre ad altri campi di detenzione militare, compresi i nuovi campi istituiti dopo l’escalation delle operazioni di arresto israeliane che hanno colpito migliaia di cittadini.
I gruppi per i diritti umani hanno indicato che i bambini arrestati sono stati sottoposti a gravi percosse e minacce, affermando che studi statistici e testimonianze documentate indicano che i bambini arrestati sono stati sottoposti a qualche tipo di tortura fisica o psicologica, attraverso una serie di strumenti e metodi sistematici che sono contrari alle leggi sui diritti umani, alle convenzioni internazionali e ai diritti dei bambini. Alcuni bambini sono stati sottoposti a esecuzioni sul campo durante le operazioni di arresto.
Gli studi statistici hanno anche documentato una serie di casi di bambini usati come ostaggi dalle forze di occupazione israeliane per fare pressione sui loro familiari affinché si arrendano, osservando che il più importante di questi casi è la storia di un bambino di tre anni della città di Beit Leqia, a Ramallah, che è stato arrestato per un’ora e mezza, prima di essere rilasciato quando suo padre si è consegnato.
(Fonti: PIC, agenzie).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.