Care tutte e tutti,
vi giro questo articolo di Haaretz, tradotto in italiano, nel quale si parla delliniziativa di un gruppo israeliano che chiede allAssociazione Nazionale Britannica degli insegnanti per leducazione superiore di boicottare, oggi, una proposta di collaborazione lanciata dallUniversità Ebraica. Questultima infatti vorrebbe stanziare delle borse di studio per un diploma di laurea in studi mediorientali agli studenti del personale di sicurezza di Shin Bet, che in quanto tali, cooperano con loccupazione militare dei territori palestinesi.
Nellarticolo vi è anche la testimonianza del docente Moshe Zimmerman, che avendo già vissuto esperienze analoghe, conclude dicendo che luniversità che collabora con i militari va incontro alla perdita della libertà accademiche per le prime.
Speriamo che oggi il consiglio vagli una decisione che faccia passare attraverso il boicottaggio la pace e la giustizia.
Un abbraccio,
Luisa Morgantini
Gruppo israeliano chiede sanzioni per il corso di laurea del programma di Shin Bet
di
Tamara Traubmann
Tratto da Haaretz
27.05.06
Un gruppo israeliano sta pianificando di mettere al corrente lassociazione britannica degli insegnanti su un nuovo programma dellUniversità Ebraica, approvato la settimana scorsa, per dare borse di studio agli studenti del personale della sicurezza di Shin Bet. Liniziativa israeliana favorisce limposizione di sanzioni sulle organizzazioni israeliane che cooperano con loccupazione nei territori.
Il British National Association of Teachers in Further and Higher Education (NATFHE) lassociazione nazionale britannica di insegnati per leducazione superiore – dovrebbe discutere la proposta del boicottaggio accademico ad Israele, lunedì.
Il programma, volto al conseguimento di un diploma di laurea in Studi Mediorientali, è stato modificato dalla prima volta in cui era stato riportato dal quotidiano Haaretz e la sua durata è stata estesa da 16 a 24 mesi. Il 60% dello stesso deve essere svolto nel campus. La settimana scorsa, il consiglio delle facoltà umanistiche ha approvato il programma con una larga maggioranza, anche se deve ancora passare al vaglio del Consiglio per leducazione superiore.
I membri delliniziativa israeliana stanno cercando di mettere al corrente il NATFHE della proposta di boicottaggio, entrambi arabi ed ebrei, dicono di sapere che in Israele non riceveranno grande sostegno ma che vogliono dare supporto morale e informazioni alle organizzazioni allestero per ciò che concerne le sanzioni contro i sostenitori delloccupazione nei territori.
Il professor Moshe Zimmerman, uno storico che non era presente allincontro, ha definito la sua esperienza personale con programmi di questo tipo come molto amara. Ha detto che in un altro programma speciale messo a punto per luniversità di commando dellesercito israeliano, gli studenti persero una delle sue lezioni perchè stavano prestando servizio ai blocchi stradali. Zimmerman ha detto che allepoca lui avrebbe preferito che se qualcuno doveva perdere una sua lezione era perchè si trovava in carcere proprio per non aver voluto servire nei blocchi stradali.
Il comandante dellUniversità militare chiese a Zimmerman di sospendere il suo corso. Quando la sua richiesta non venne soddisfatta, lesercito lo buttò fuori dal suo corso e luniversità gli offrì in cambio un altro corso. Ciò mostra che questi non sono meri programmi accademici, ha detto Zimmerman ma che le istituzioni della sicurezza possono forzare la mano delluniversità, e cooperando con i militari , le università perdono la loro liberta accademica.
La federazione di sindacati di docenti e impiegati delle università palestinesi insieme alla Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) ha richiamato il NATFHE affinché consideri il boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane.
In una lettera aperta al NATFHE, lassociazione di docenti palestinesi e PACBI hanno scritto che liniziativa arriva in un momento in cui la comunità internazionale .è incapace di offrire e garantire la giustizia alla popolazione palestinese, aggiungendo che nessun corpo o istituzione accademico israeliano ha mai preso una posizione pubblica contro loccupazione militare della Cisgiordania e di Gaza
Traduzione a cura di Teresa Maisano