Gruppo palestinese chiede al Brasile di denunciare l’Apartheid israeliano

Brasilia – MEMO. Una delegazione del Fronte in Difesa del Popolo Palestinese si è incontrata lunedì con funzionari dell’Ufficio delle Comunicazioni della Presidenza brasiliana (Secom) a Brasilia per evidenziare la grave situazione vissuta dal popolo palestinese sotto l’occupazione e chiedere all’amministrazione di Luis Inacio Lula da Silva di riconoscere e denunciare le politiche israeliane d’Apartheid.

La delegazione ha chiesto “al nuovo governo di prendere la guida in America Latina e nel Sud Globale nel riconoscere il regime imposto da Israele sul popolo palestinese come Apartheid nell’Assemblea generale e nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.

Ricardo Zamora, dirigente esecutivo della Secom, e Marcelo Cafrune, capo del personale, hanno accolto la delegazione che comprendeva membri del Forum Latino-Palestinese (San Paolo) e della Società Palestinese (Brasilia).

“Nei primi due mesi del 2023 da soli, le forze israeliane hanno ucciso oltre 60 palestinesi nei Territori occupati. Un’aggressione di un giorno a Nablus, il 22 febbraio, ha lasciato 11 morti e centinaia di feriti. I coloni hanno anche appiccato fuoco a decine di case e veicoli e ucciso un leader religioso a Huwwara, nella stessa regione”, si legge in una lettera consegnata alla squadra del presidente.

Hanno inoltre chiesto all’amministrazione di Lula di intervenire per la liberazione di Islam Hamed, cittadino palestinese-brasiliano di 36 anni che è in prigione israeliana dall’adolescenza.

Traduzione per InfoPal di F.L.