Ginevra-PIC. “Le misure arbitrarie dell’UNRWA contro 965 dei suoi funzionari che lavorano nella Striscia di Gaza, tra le quali il trasferimento di 570 dipendenti da contratti a tempo indeterminato a contratti part-time e quello di 270 dipendenti verso altri programmi, sono estremamente scioccanti”, ha affermato l’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor.
L’Euro-Med ha affermato che coloro che sono stati trasferiti, secondo quanto dichiaratao dall’UNRWA, probabilmente saranno licenziati entro la fine di quest’anno.
“Questa decisione dell’UNRWA è arbitraria e inaccettabile, poiché arriva in un momento molto critico per i rifugiati palestinesi a Gaza, che stanno vivendo sotto un grave embargo israeliano da 12 anni”, ha dichiarato Sarah Pritchett, portavoce dell’Euro-Med Monitor.
Le sanzioni politiche ed economiche hanno recentemente raggiunto il loro picco e hanno causato crisi senza precedenti, con tassi di disoccupazione di oltre il 56% e interruzioni di corrente che durano fino a 18 ore al giorno, nel calore insopportabile dell’estate.
Il gruppo per i diritti umani ha aggiunto che, a causa della decisione dell’UNRWA, centinaia di famiglie sono state lasciate a subirne le conseguenze. La decisione ha avuto un impatto immediato su coloro che ne sono stati colpiti, molti dei quali sono svenuti dopo aver ricevuto la notizia scioccante.
Il licenziamento di tale numero di dipendenti contraddice le recenti dichiarazioni dei portavoce dell’Agenzia, che parlavano di una diminuzione del deficit di bilancio da US$ 466 a US$ 217 milioni, ha continuato.
Il gruppo per i diritti umani, con sede a Ginevra, ha anche espresso la sua profonda preoccupazione per l’uso di bombe stordenti, lunedì 23 luglio, da parte del personale di sicurezza che scortava il direttore di operazioni dell’UNRWA a Gaza, Matthias Shamali, per disperdere diversi dipendenti che protestavano contro la decisione dell’Agenzia nei confronti dei suoi impiegati.
L’organizzazione ha inoltre sottolineato la necessità di discutere tale grave incidente con l’Agenzia, chiedendo che qualcuno venga ritenuto responsabile.
L’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha ribadito la richiesta alla comunità internazionale affinché si assuma la responsabilità dei rifugiati palestinesi e il sostegno finanziario e legale dell’UNRWA, così che possa continuare a fornire servizi.
Traduzione di F.H.L.