Gruppo sionista che recluta canadesi inviandoli in aiuto dell’esercito israeliano deve affrontare problemi legali

Ottawa-Quds News Network. “Immaginate se in Canada esistesse un’organizzazione che recluta volontari per l’esercito russo… il governo non lo permetterebbe nemmeno per un attimo”, afferma l’avvocato Shane Martinez.

Un’organizzazione sionista con sede in Canada, Sar-El, che facilita il “lavoro volontario” nelle basi militari israeliane, deve essere sottoposta a una nuova indagine per aver reclutato canadesi in supporto del genocidio e dei crimini di guerra di Israele, ha riferito la CBC. Le attività dell’organizzazione hanno sollevato problemi legali, poiché chi vi si oppone afferma che queste pratiche di reclutamento violano il Foreign Enlistment Act, una legge canadese che proibisce ai cittadini di arruolarsi in eserciti stranieri. Sar-El nega tutto ciò, sostenendo che si limita a “coordinare il supporto dei volontari per compiti logistici, non di combattimento” all’interno dell’esercito israeliano.

Da quando è iniziato il genocidio israeliano l’anno scorso, Sar-El afferma di aver reclutato oltre 40.000 volontari da tutto il mondo per fornire supporto logistico all’esercito di occupazione israeliano. Questi volontari svolgono attività come l’imballaggio di scorte alimentari, la pulizia e la riparazione di attrezzature nelle sedi dell’esercito israeliano, compiti che, l’organizzazione sostiene, sono lontani dalle linee del fronte. Tuttavia, alcuni esperti sostengono che anche i ruoli che non riguardano il combattimento, ma assistono un esercito straniero, sono illegali secondo la legge canadese.

Crimini di guerra per i volontari canadesi.

Tra i recenti volontari di Sar-El c’è un imprenditore di Toronto di 42 anni, Daniel (nome fittizio per mantenere l’anonimato), che ha detto di essersi unito al gruppo per mostrare solidarietà ai soldati israeliani. “Per me, è stata un’opportunità per restituire qualcosa ai coraggiosi soldati [israeliani] che stanno combattendo”, ha dichiarato a Radio-Canada. “È un modo per essere coinvolti nell’impegno bellico”. Daniel si è offerto volontario presso una base militare nel deserto del Negev, sia a febbraio che ad agosto, rimanendo ogni volta per cinque giorni. Nonostante i rischi dovuti alla guerra nella regione, ha descritto la sensazione di sicurezza presente nella base, aggiungendo: “Sono andato [in Israele] con la mentalità che quel che sarà, sarà”.

In un’altra testimonianza, un canadese di Montreal ha raccontato la propria esperienza a Eilat, dove afferma di aver affrontato “un lancio di razzi talmente vicino da sentire l’aria tremare”. Questo colonizzatore ha anche descritto nel dettaglio l’esperienza di vedere gli stessi attacchi che prima erano “solo in TV da migliaia di chilometri di distanza” ora lanciati direttamente a lui e ai suoi compagni “volontari”.

Battaglie legali e Foreign Enlistment Act.

In Canada, Sar-El sta affrontando una nuova questione legale condotta da David Mivasair, un rabbino dell’Ontario, e Rehab Nazzal, un artista di Toronto di origine palestinese. Questi ribadiscono che il reclutamento di canadesi da parte di Sar-El per lavorare nelle basi militari israeliane viola il Foreign Enlistment Act, che proibisce a qualsiasi gruppo non governativo di incoraggiare i canadesi a prestare servizio nelle forze armate straniere. Il loro avvocato, Shane Martinez, descrive il reclutamento di Sar-El come una “palese” violazione della legge canadese, affermando: “Immaginate se in Canada esistesse un’organizzazione che recluta volontari per l’esercito russo… il governo non lo permetterebbe nemmeno per un attimo”.

Sebbene il Public Prosecution Service of Canada (PPSC – Pubblico Ministero, ndt) avesse inizialmente archiviato il caso l’anno scorso per “mancanza di prove”, Mivasair e Nazzal stanno ora appellandosi alla Corte d’Appello dell’Ontario, sottolineando che il governo ha agito in malafede non perseguendo il caso. Martinez ha inoltre sottolineato che i volontari di Sar-El indossano uniformi in stile militare, rimangono nelle basi militari israeliane e svolgono mansioni simili a quelle dei soldati arruolati.

In risposta, Sar-El sostiene che i suoi volontari non svolgono ruoli di combattimento né seguono un addestramento militare ufficiale. Sue Potechin, che ha organizzato una sessione informativa per i volontari di Sar-El a Ottawa a settembre, ha detto a Radio-Canada che i volontari di Sar-El sono simili a “turisti che vogliono aiutare” e svolgono mansioni “come pulire le cucine e sistemare le scatole”.

Aumento nel reclutamento dei canadesi in un contesto strategico in continua evoluzione.

Sar-El, fondata nel 1983, afferma di aver inviato più di 240.000 colonizzatori volontari in Israele. Secondo l’amministratore delegato Keren Dahan, l’organizzazione ha esteso la sua strategia di reclutamento per attrarre colonizzatori volontari più giovani, rivolgendosi a scuole, sinagoghe e piattaforme dei social media. Dahan ha anche notato un aumento significativo della partecipazione tra i colonizzatori volontari non ebrei provenienti da paesi come Bolivia, Ecuador, Argentina e Cina.

L’età minima per i volontari Sar-El è 17 anni, anche se i sedicenni possono partecipare con il consenso dei genitori. I colonizzatori volontari pagano circa 120 dollari per una settimana e 60 dollari per ogni settimana aggiuntiva trascorsa nelle basi militari israeliane, secondo il sito web di Sar-El. Daniel, il colonizzatore volontario di Toronto, ha osservato che il suo gruppo includeva reclute di vari background religiosi e statali, sottolineando la dimensione globale di Sar-El e la base di partecipanti sempre più diversificata.

Posizione del governo canadese e avvisi di viaggio.

Attualmente, il governo canadese sconsiglia tutti i viaggi in Israele a causa dei seri rischi per la sicurezza, con i razzi di Hezbollah che colpiscono frequentemente aree in tutto lo stato palestinese occupato. Secondo Global Affairs Canada, attualmente oltre 6.000 canadesi si troverebbero nello stato dell’occupazione.

Mentre il ricorso presso la Corte d’Appello dell’Ontario riguarda solo Sar-El, l’esito potrebbe stabilire un precedente legale sulla partecipazione dei cittadini canadesi a eserciti stranieri e ruoli di supporto. La decisione della corte potrebbe avere un impatto sulle attività delle organizzazioni sioniste simili e chiarire la posizione del Canada sul reclutamento dei militari stranieri.

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi