‘Guardare a nord’: l’ultimo piano di transfer dei palestinesi dai Territori occupati nel ’48

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. “Negare permessi edilizi, bloccare l'erogazione dell'elettricità e dell'acqua, mirare a convertire i monumenti storico-religiosi della città, corrisponde a un preciso piano di ebraicizzazione e quindi trasferimento della popolazione palestinese dalla propria patria originaria”.

Questo è il sunto di un rapporto redatto dall'Ufficio nazionale per la difesa della Terra dove si denunciano di piani di tranfer da Israele della comunità beduina nel Negev, dei palestinesi in generale dalla Valle del Giordano e, in particolare, dei gerosolimitani dalla propria città.

La realtà demografica che Israele intende modificare interessa i Territori palestinesi occupati nel '48 (Israele, ndr).

L'agenzia ebraica, infatti, sta mettendo a punto un piano per l'immigrazione di gruppi di ebrei rimpiazzandoli alla componente palestinese.

Questa volta è invece “Israel National News”, agenzia online israeliana a pubblicare un altro rapporto dove viene rivelata l'esistenza di detto progetto.

“Guardare a nord” è il nome del piano per lo spostamento e per apportare modifiche demografiche: nei prossimi 5 anni, è previsto il reinsediamento di 1.500 ebreai che attendono in una lista ministeriale.
Essi andranno a colonizzare l'area del Triangolo Verde, ma anche la regione della Galilea e le Alture occupate del Golan siriano.
Poi, la presenza israeliana dovrà investire e affermarsi in città principali come Haifa, Nazareth, e Tira, 'Afula e Nahariyah”.

Il programma costerà a Israele 10milioni di dollari finanziati da Fondo “Russel Perry”, da quello del popolo ebraico e dal ministero.

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